Della benzina cent’ottani si è sempre parlato con diffidenza: mentre alcuni distributori l’hanno definito un nettare purissimo capace di fornire prestazioni e consumi migliori, rendendolo disponibile in alcune stazioni di servizio a un prezzo maggiorato, alcuni consumatori l’hanno interpretato come un semplice strumento di marketing.
Sulle prestazioni, in effetti, i grandi marchi della distribuzione tendono a non specificare che “la magia” funziona in modo percepibile soltanto con quei veicoli sportivi il cui motore è pensato anche per questi carburanti, perché in quel caso la premium cambia il rapporto di compressione e l’efficienza dello scoppio, con un’azione detergente.
Questa differenziazione era già presente negli Stati Uniti, dove effettivamente funzionava: non a caso, in passato, quando i motori non erano standardizzati come lo sono oggi, negli States si commercializzavano ben otto tipi di benzina diversa.
Oggi bisogna voler particolarmente bene alla propria auto per comprarle questi carburanti premium, che visto l’aumento del costo degli standard hanno raggiunto nuovamente prezzi record.
Nel trevigiano, comunque, chi è appassionato di auto d’epoca, di auto da rally e di jdm (ovvero di auto provenienti dal mercato giapponese), faticherà sempre più a trovare queste benzine, che i gestori tendono a comprare sempre meno.
Lo conferma l’osservatorio Prezzi Benzina, che conferma: “Il gestore magari continua a comunicarne il prezzo, ma in realtà non ha più fatto l’ordine per acquistarne altra, perché non conviene. In alcuni casi si vedono esposti valori vecchi, anche più bassi dell’attuale benzina normale: solo che poi la pompa non ne ha a disposizione”.
Il prezzo suggerito per la 100 (o 98) ottani sarebbe stato di quindici centesimi in più rispetto alla classica 95 ottani, ma in questo periodo il mercato libero ha optato per proporlo al cliente a somme comprese tra i trenta e i cinquanta centesimi in più rispetto al carburante standand.
Tempo fa l’importazione dei prodotti speciali (nel settore dei carburanti) era stata interrotta: in quello stesso periodo, in Italia non sono state registrate grandi lamentele per i conseguenti aumenti del cento ottani o per l’eventuale carenza di questo prodotto.
Alcuni studi scientifici, riportati anche dal Post, riflettono sul fatto che una benzina verde di qualità, con un maggior numero di ottani, potrebbe concentrarsi in futuro a migliorare l’efficienza e i consumi, più che le prestazioni effettive, già massimizzate dal mondo delle automobili.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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