È terminata la “latitanza” dell’ultima coniglietta delle mura di Treviso. Dopo più di quattro anni di fughe, avvistamenti e tentativi di cattura andati a vuoto, la piccola ribelle è finalmente finita nella trappola che ha posto fine alla sua vita da fuggitiva.
Tutto era iniziato quando la prima amministrazione Conte, quattro anni fa, decise di trasferire i conigli dalla Penisola del Paradiso. “Si erano riprodotti in maniera incredibile, avevano scavato tane ovunque danneggiando le sponde e spesso si muovevano indisturbati tra le strade e sopra le mura” ricorda il vicesindaco Alessandro Manera.
Così, più di un centinaio di conigli vennero catturati con trappole apposite, sterilizzati e dati in adozione a famiglie e associazioni. Ma lei no. Lei, con una determinazione degna di un film di fuga, riuscì a sfuggire a ogni tentativo di cattura, rimanendo l’unica superstite della colonia originale.
Le cose si complicarono quando qualcuno decise di abbandonare nuovi conigli maschi nella zona. Inevitabilmente nacquero altri piccoli, rischiando di riportare la situazione al punto di partenza. Nel frattempo, la “coniglietta latitante” veniva avvistata di tanto in tanto, ma nessuno era mai riuscito a prenderla.
Poi, il colpo di scena: forse per errore, forse perché la solitudine cominciava a pesare, la ribelle è caduta nella trappola. Fine della fuga: l’animale è stato subito sterilizzato e verrà dato in adozione a chi ne farà richiesta. Ma prima, c’è un dettaglio importante da sistemare: dopo anni di “resistenza”… un nome se lo merita.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto: Facebook Alessandro Manera)
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