Cna Treviso indaga su lavoro e impresa: mancano le competenze di base per sopravvivere nel mondo digitale

Non ci sono ancora le competenze di base necessarie per prosperare in un mondo digitale, in Italia come in provincia di Treviso: questo pone a rischio molti lavoratori, in particolare quelli di settori ad alto rischio di automazione. Per ridurre l’importante digital gap, imprese e lavoratori, da qui ai prossimi anni, dovranno investire in formazione permanente“.

Lo afferma Gloria Spagnolo, responsabile di Cna formazione, l’ente di Cna Treviso accreditato dalla Regione Veneto e certificato per la qualità Iso 9001, che ha di recente avviato il progetto di “Scuola per imprenditori di successo” ed è in prima linea nella riqualificazione digitale delle imprese associate e dei lavoratori trevigiani.

I dati su cui si basa l’allarme lanciato da Cna sono quelli del rapporto “Skills Outlook 2019” dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) che fa il punto sull’evoluzione delle competenze digitali nei paesi Ocse e li mette a confronto.

Misurata su tre dimensioni principali – competenze per la digitalizzazione, esposizione digitale e politiche relative alle competenze – l’Italia si trova nella parte bassa della classifica su molti indicatori, confinata nel gruppo di paesi con maggior ritardo nel digitale, insieme a Cile, Grecia, Lituania, Slovacchia e Turchia. In particolare il nostro Paese valuta la peggior performance sull’indicatore che registra l’uso di internet “in maniera complessa e diversificata”: il 36,6% degli italiani risulta non saper usare internet in modo complesso e articolato, contro una media Ocse del 58,3% e molto lontano per best performer, la Norvegia, con il suo 80,1%.

Dopo aver rilevato i fabbisogni formativi della piccola impresa e dell’artigianato trevigiani, Cna Formazione ha avviato percorsi di formazione e riqualificazione professionale, anche per disoccupati, su digitale e automazione robotica, in collaborazione anche il FabLab Castelfranco Veneto.

L’obiettivo è soprattutto quello di colmare il divario tra la richiesta di manodopera delle imprese e l’offerta. Moltissime aziende dell’artigianato, infatti, lamentano la mancanza di operai specializzati nelle nuove tecnologie e altri elementi di robotica: mancano operatori di macchina, tornitori, saldatori, assemblatori, che ad esempio sappiano usare le macchine a controllo numerico di nuova generazione.

“Come Cna Formazione – continua Spagnolo – abbiamo attivato numerosi corsi per riqualificare i disoccupati nelle professionalità richieste dalle nostre imprese mentre la Camera di Commercio Treviso-Belluno mette a disposizioni fondi per l’alternanza scuola-lavoro e noi, a nostra volta, supportiamo le aziende che intendono ospitare studenti. Sono misure chiave perché si instaurano rapporti di collaborazione che, alla fine del percorso scolastico del ragazzo, si potranno tradurre in rapporti di lavoro”.

E per i nuovi imprenditori e per gli aspiranti tali, Cna Formazione ha da qualche mese avviato la “ Scuola per imprenditori di successo”, con un corso di formazione di 16 ore – articolata in due moduli “Saper essere” e “Saper fare” – per imparare ad avviare con successo un’azienda e a gestirla nel tempo.

(Fonte: Cna Treviso).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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