Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Treviso, nelle scorse settimane, monitorando i veicoli che provengono dall’Austria e dalla Slovenia, hanno intercettato e sequestrato un autoarticolato che trasportava 30.000 litri di alcol denaturato, spacciato per liquido lavavetri concentrato.
Il mezzo, individuato dai finanzieri della Compagnia di Treviso nel corso di un controllo nei pressi dell’area di sosta autostradale di Roncade, dopo essere partito dalla Polonia e aver fatto tappa in Austria, era entrato in Italia dal valico di Tarvisio ed era diretto, sulla carta, a una ditta romana di commercio all’ingrosso di ricambi per autoveicoli, gestita da un pluripregiudicato per truffa che non ha mai presentato dichiarazioni né pagato imposte.
Alla domanda circa la merce trasportata, l’origine e la destinazione del viaggio, il conducente polacco ha prima fornito risposte evasive, affermando di non conoscere l’indirizzo esatto di destinazione del prodotto, di non sapere cosa stesse in realtà trasportando e che era la prima volta che si recava in Italia e che trasportava un prodotto del genere, per poi ammettere di essere diretto in una imprecisata zona industriale dell’hinterland napoletano.
Sono stati gli esami speditivi sul prodotto, successivamente confermati dalle analisi chimiche di laboratorio, a confermare che quello trasportato non era liquido lavavetri, ma alcol denaturato che sarebbe stato verosimilmente utilizzato per la produzione illecita di prodotti disinfettanti e gel igienizzanti, uno dei nuovi business da cui traggono profitti coloro che speculano sull’emergenza epidemica in atto.
Il carico è stato sequestrato, insieme al mezzo, in vista della futura confisca, mentre l’autista e l’importatore sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Treviso per contrabbando di prodotti alcolici e irregolarità nella circolazione.
Per dare un’idea di quanto sia aumentato il mercato dei prodotti alcolici, utilizzati per fronteggiare l’incessante richiesta di disinfettanti e sanificanti, basti pensare che i veicoli registrati in transito lungo il tratto autostradale trevigiano, con esposte le targhe che identificano il trasporto di alcol etilico, sono aumentati del 40% tra il 2019 e il 2020, con un trend in ulteriore crescita nel primo semestre del 2021.
L’operazione della Guardia di Finanza di Treviso rientra nel rafforzamento del dispositivo permanente di contrasto ai traffici illeciti, attuato con un pattugliamento costante, che riguarda anche quei prodotti la cui richiesta sul mercato è esponenzialmente cresciuta a causa dell’emergenza sanitaria che il Paese sta fronteggiando.
(Fonte e foto: Guardia di Finanza Treviso).
#Qdpnews.it