Le sirene delle volanti e il feretro avvolto nel tricolore: è il giorno del funerale di Amar Kudin

Le sirene delle volanti e il feretro avvolto nel tricolore: è il giorno del funerale di Amar Kudin

Il campo dove Amar Kudin giocava a rugby da ragazzino oggi trasformato nel luogo dell’ultimo saluto della comunità trevigiana.

All’esterno del campo del rugby Paese le volanti della questura trevigiana hanno omaggiato l’arrivo della salma del poliziotto morto a Roma lunedì 18 con il suono delle sirene.

All’interno dello stadio, dove il giovane sarebbe ritornato a giocare a gennaio, amici e famigliari si sono riuniti in un religioso silenzio. A rendere omaggio al giovane la cui bara è stata avvolta nel tricolore e posta nel mezzo del prato anche il
Questore di Treviso Alessandra Simone, il Prefetto di Treviso Angelo Sidoti e molti rappresentanti delle forze armate.

“È stato accolto a un anno nella nostra comunità ed è proprio su questo campo che ha mosso i primi passi nel rugby – ha commentato il sindaco di Paese Katia Uberti – era un ottimo giocatore, un leader in campo e un gigante buono al di fuori. Un ragazzo pieno di vita e dedizione verso i cittadini”.

È stato il presidente del club rugbistico di Paese Gigi Pozzebon a ricordare le qualità del giovane talento nel campo da gioco: “eri un leader all’interno del campo ma soprattutto al di fuori – spiega – conoscendolo non poteva far altro che diventare un poliziotto”.

In tremila si sono stretti al dolore di Mamma Vesna, della sorella Tajma e della fidanzata Anna: “ Grazie a tutti per averlo accolto, per essere stati per lui una famiglia” ha ricordato tra le lacrime la sorella.

Gli ultimi anni Amar gli aveva giocati anche in una altra importante squadra, quella della Polizia di Stato: “È un dolore inaccettabile – spiega visibilmente commossa il questore di Treviso Alessandra Simone – ho conosciuto Amar attraverso le parole della mamma che me lo ha descritto come un ragazzo che aveva voglia di fare bene. Oggi perdiamo uno dei nostri eccellenti poliziotti, incarnava la missione del nostro lavoro. Mamma Vesna devi essere orgogliosa di lui perché la Polizia lo è. Noi ci prenderemo cura della sua famiglia”.

Al termine della cerimonia funebre un lungo corteo, sempre scortato dagli agenti della Polizia di Stato, ha accompagnato per le vie del paese il corpo di Amar fino al cimitero. “Ci prenderemo cura della tua famiglia come tu facevi con noi” hanno concluso gli amici di sempre, quelli di Paese, dopo aver ricordato la loro infanzia assieme.

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(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Simone Masetto)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
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