L’Italia perde Piero Angela: con la tv portò la scienza in tutte le case. Il ricordo dell’Alta Marca

“Buon viaggio papà”: sono state queste le parole scelte da Alberto Angela per annunciare con un Tweet nella mattina di oggi, sabato 13 agosto, la morte del padre Piero, noto divulgatore scientifico, giornalista, conduttore televisivo e saggista. 

Nato a Torino nel 1928, Piero Angela si è spento a 93 anni. L’Italia perde così uno dei volti più amati dal pubblico televisivo, con il quale era riuscito a instaurare un rapporto particolare. 

Diverse le circostanze che legarono Piero Angela al Veneto. Agli albori della sua carriera Angela fu inviato della Rai alla Mostra del cinema di Venezia, mentre il 21 febbraio 2019 ricevette il premio Fuoriclasse 2019 istituito nel 2006 dalla distilleria Castagner di Visnà di Vazzola.

Premio che nasce per volere del fondatore dell’azienda che con questo riconoscimento intende premiare uomini e donne che per capacità, volontà e passione riescono a raggiungere nuovi traguardi nel campo dell’innovazione del prodotto, dello spettacolo, dello sport, della scienza, della cultura e della solidarietà, arricchendo così l’intera società.

Piero Angela è una persona unica, un talento naturale del nostro tempo, un uomo colto, intelligente e affascinante – aveva spiegato l’imprenditore Roberto Castagner nei giorni precedenti alla consegna del riconoscimento -, un grande giornalista che ha saputo portare sullo schermo la bellezza della scienza con un linguaggio semplice e chiaro. Sarà un vero onore poterlo ospitare a Visnà di Vazzola per la cerimonia di premiazione”.

Furono quasi 300 le persone che presero parte all’evento. La motivazione con la quale la giuria decise di premiare il giornalista Piero Angela era stata la seguente: “Distillare la complessità della scienza nella semplicità della narrazione è stata la sua grande innovazione. Personaggio amato ed ammirato anche dai giovanissimi, tra i grandi ispiratori della crescita culturale delle nuove generazioni, Piero Angela è un genio del giornalismo scientifico, considerato ed apprezzato non solo in Italia ma in tutto il mondo, un vero orgoglio per l’Italia intera. Per tutto questo, e per quello che ci regalerà ancora, è il vincitore del Premio Fuoriclasse 2019″.

Angela iniziò l’avventura in televisione nel 1954, diventando corrispondente del telegiornale prima da Parigi, poi da Bruxelles. Nel 1976 fu il primo conduttore del Tg2. Dall’inizio degli anni ’70 si interessò ai programmi di divulgazione scientifica fino al 1981, anno in cui sugli schermi italiani arrivò la trasmissione Quark, con l’inconfondibile sigla accompagnata dalle note di “Aria sulla quarta corda” di Bach.

“Con la scomparsa di Piero Angela la televisione e il mondo della cultura perdono un grande divulgatore, capace di dare vita a quella che poi è diventata una vera e propria scuola documentaristica – afferma il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia -. Innamorato della scienza, lungimirante, ha saputo superare la rigida divisione tra sapere accademico e popolare, bypassando le accademie ed entrando direttamente nelle case della gente, aprendo così a tutti l’accesso al sapere e introducendo un linguaggio approfondito, comprensibile e mai saccente. La sua sobrietà e la sua ironia, unite ad una signorilità d’animo lo renderanno per sempre un modello di conduzione e divulgazione”.

“Ai suoi familiari vanno le mie condoglianze, per una perdita che coinvolge come poche altre la nostra storia e la memoria collettiva” conclude Zaia.  

La notizia della scomparsa di Piero Angela porta tristezza e vuoto anche nella Marca Trevigiana, dove il divulgatore scientifico e amato volto televisivo era stato molte volte, fino al 2006, grazie al rapporto instaurato con il Premio Gambrinus “Giuseppe Mazzotti”.

“Piero Angela – ricorda il presidente del Premio, Pier Francesco Ghetti – ha rappresentato un motore importante per la crescita e lo sviluppo del Premio “Gambrinus Giuseppe Mazzotti”, infatti dalla prima edizione fino al 1994 ha fatto parte della nostra giuria. Era molto affezionato al Premio, di cui facevano parte anche i suoi amici Danilo Mainardi (anche suo collaboratore per Quark) e Walter Bonatti. Nel 2006 era stato a San Polo per l’ultima volta, per ritirare il Premio Honoris Causa”.

“A nome dell’amministrazione comunale e mio personale esprimiamo alla famiglia del professor Piero Angela le più sentite condoglianze e vicinanza – afferma Stefano Soldan, sindaco di Pieve di Soligo -. Un sentimento che sentiamo di estendere alla nazione intera, che perde oggi una delle personalità del mondo della cultura e della televisione tra le più alte. Il suo instancabile impegno nell’insegnare, comunicare e divulgare le scoperte geografiche scientifiche e culturali lo hanno reso vicino e famigliare. Per tutti rimarrà il volto famigliare della televisione italiana capace di farci crescere  e conoscere”.

(Foto: dal sito della Distilleria Castagner).
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