L’oncologia di Oderzo inaugurata da Zaia e dedicata a Sergio Pessa. “In questo settore il Veneto investe come nessuno in Italia”

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha inaugurato ieri lunedì all’ospedale di Oderzo la nuova unità semplice dipartimentale di Presa in Carico del Paziente Oncologico, realizzata nell’àmbito degli interventi di miglioria che stanno interessando il nosocomio opitergino. La struttura, costata 150 mila euro, è dedicata all’oncologo Sergio Pessa, scomparso a 68 anni.

“Nell’oncologia – ha detto Zaia ringraziando tutti gli operatori sanitari per la loro abnegazione e per i sacrifici connessi al Covid – il Veneto investe come nessuno in Italia. Eroghiamo ad esempio cure innovative dal costo di 80 – 100 mila euro a prestazione al solo costo del ticket che non si ricevono nemmeno in America o Australia. Dal punto di vista organizzativo – ha aggiunto Zaia – abbiamo fatto la scelta della rete, che sta dando grandi risultati. Grazie alla ROV – Rete Oncologica Veneta – ogni malato, in qualsiasi parte del Veneto sia curato, riceve le stesse attenzioni, terapie e medicinali, perché tutte le conoscenze sono condivise in rete tra i vari reparti. Grazie alle Breast Unit, inoltre, abbiamo raggiunto un tasso di guarigione dal tumore al seno a 5 anni pari al 95%. Prendiamo in carico la donna fin dalla prima diagnosi e l’accompagniamo per tutto il percorso fino all’auspicata guarigione con équipe sanitarie multidisciplinari. Qui a Oderzo parte un servizio prezioso, sia per collaborare all’attività di Treviso sia per offrire le cure e l’assistenza necessaria ai malati dell’area”.

Il progetto ha i seguenti obiettivi: Evitare la “sindrome di abbandono” del paziente oncologico in fase avanzata pre – terminale; creare la continuità terapeutica nell’ambiente ospedaliero, precocemente con il medico palliativista territoriale e con il medico di famiglia; ridurre al minimo la prescrizione di terapie specifiche (antiblastiche, a bersaglio molecolare, immunoterapie) non utili. Insieme a questa esperienza è stata realizzata una pubblicazione (La mia vita con Te), curata dalla dottoressa Paolello con il contributo dei pazienti, operatori e del direttore generale dell’Ulss 2 Marca trevigiana Francesco Benazzi. La pubblicazione è stata donata con dedica al presidente Zaia.

(Fonte e foto: Regione Veneto).
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