Nell’ambito dell’intensificazione dell’attività di contrasto all’immigrazione irregolare, il Questore di Treviso, Alessandra Simone, a seguito del provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto per pericolosità sociale, ha disposto l’accompagnamento alla frontiera di un cittadino albanese classe 1993, residente a Treviso, pregiudicato per reati contro la persona e in materia di stupefacenti.
Il 32enne, entrato regolarmente in Italia nel lontano 2005, nell’ultimo biennio aveva riportato due condanne definitive: una per il reato di maltrattamenti in famiglia, l’altra per il reato di detenzione, ai fini di spaccio, di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente.
La prima condanna ha avuto origine dalla querela presentata a giugno del 2023 dall’ex coniuge, una connazionale di trent’anni che ha avuto la forza di denunciare alla Polizia di Stato una lunga serie di violenze e vessazioni del marito, fisiche e psicologiche, che era stata costretta a subire nel corso della loro convivenza, già a partire dall’anno 2017, fatti per i quali lo straniero era stato condannato a 2 anni di reclusione.
La seconda condanna riguarda alcuni fatti di agosto 2023, quando il 32enne era stato arrestato in flagranza di reato, poiché trovato in possesso di più di 6 kg di marijuana destinata allo spaccio, di tre bilancini di precisione e di altro materiale per il confezionamento dello stupefacente, fatti per i quali lo straniero era stato condannato alla pena di 1 anno e 4 mesi di reclusione.
Alla luce di tali condanne definitive, e anche considerata la pendenza di un altro procedimento penale che vede il 32enne imputato per maltrattamenti in famiglia nei confronti dei genitori, il Questore di Treviso – a seguito di accurata istruttoria condotta dall’Ufficio Immigrazione – ha disposto la revoca del titolo di soggiorno per pericolosità sociale e l’accompagnamento coattivo alla frontiera dello straniero, eseguito nella giornata di ieri dall’Aeroporto Canova di Treviso.
La Polizia di Stato, come ha fatto sapere, continuerà ad imprimere il massimo impulso alla propria attività di contrasto dell’immigrazione irregolare e di rimpatrio di soggetti pericolosi e non integrati nel tessuto sociale.
(Autore: redazione Qdpnews.it)
(Foto: Questura di Treviso)
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