“Marzo Dantesco”: inaugurata a Palazzo dei Trecento la mostra che celebra Dante con le carte trevisane

Treviso rende omaggio al Sommo Poeta con un’iniziativa artistica curiosa ed originale: una mostra in cui le opere esposte sono delle illustrazioni di carte da gioco trevisane ispirate a Dante Alighieri.

Assessore Maria Teresa De Gregorio

Giunta alla sua quinta edizione, la rassegna del “Marzo Dantesco” rappresenta un importante percorso di accompagnamento al Dantedì, la giornata nazionale e internazionale dedicata a Dante Alighieri, che si celebrerà il 25 marzo.

L’evento, inserito nel calendario della rassegna insieme ad altri appuntamenti a tema, è frutto della collaborazione tra la Società Dante Alighieri, l’Amministrazione Comunale e l’Assessorato alla Cultura.

Là dove Sile e Cagnan s’accompagnan“, nella cornice suggestiva di Palazzo dei Trecento, avrà luogo l’esposizione nata da un’idea del professor Giandomenico Mazzocato e resa realtà dall’arte del pittore Alberto Cristini.

La presidente della Società Dante Alighieri di Treviso, Maria Giuseppina Vincitorio, ha aperto la presentazione della mostra sottolineando l’impegno dell’associazione nella diffusione della lingua e della cultura italiana, con particolare attenzione alle giovani generazioni e alla scuola. Un lavoro di divulgazione che si concretizza attraverso una molteplicità di iniziative e modalità di espressione.

Maria Giuseppina Vincitorio

Presente all’inaugurazione anche l’Assessore alla Cultura, Maria Teresa De Gregorio, che ha portato il saluto dell’amministrazione comunale, evidenziando come il Dantedì necessitasse di una visione più ampia e strutturata: “L’anno scorso ho riflettuto su come il Dantedì fosse sentito ma non pensato in maniera corale. Grazie alla professoressa Vincitorio, siamo riusciti a realizzare un progetto articolato e unico nel suo genere, tanto che meriterebbe di essere presentato alla sede centrale della Società Dante Alighieri a Roma come modello da seguire”.

Il professor Giandomenico Mazzocato ha raccontato la genesi del progetto: “È un’idea che avevo da tempo. Quando ho conosciuto Alberto Cristini, ho subito pensato alle carte dantesche e il risultato è quello che oggi possiamo ammirare”.

Il professor Giandomenico Mazzocato

Ha poi spiegato il profondo legame tra Dante e il concetto di gioco: “Nella Divina Commedia, il gioco ha molteplici significati: è gioia, capacità di pensiero, occasione concreta come il Palio citato nell’opera, ma è anche riflessione. Dante, nel VI canto del Purgatorio, descrive un momento di gioco particolare all’interno della Commedia, quello in cui la folla attorno ai giocatori, al termine della sfida ai dadi, si dirada: chi ha perso ripensa agli errori commessi, chi ha vinto è circondato da chi vuole raccomandarsi a lui. È una potente metafora della vita”.

Alberto Cristini, autore delle illustrazioni, ha raccontato il suo percorso artistico legato alle carte da gioco: “Mi occupo da anni di questo settore, pur essendo pittore. Disegnare carte significa seguire una guida, rispettare dei canoni, ed è affascinante vedere come anche grandi artisti, da Mantegna a Dalí, si siano cimentati in questa forma d’arte”.

Il pittore Alberto Cristini

Le carte da briscola trevisane, tra le più celebri al mondo, diventano così un mezzo inedito per raccontare Dante e la sua opera. “Non c’è un emigrante trevigiano che non si porti dietro un mazzo di carte trevisane – ha aggiunto Mazzocato – perché hanno il sapore di casa, delle tradizioni”.

La mostra resterà aperta al pubblico nei prossimi giorni, offrendo a cittadini e visitatori l’opportunità di scoprire un modo nuovo e originale di evocare l’immaginario legato al Sommo Poeta. Un’occasione per celebrare Dante non solo attraverso la lettura, ma anche attraverso proposte comunicative nuove capaci di evidenziare la bellezza e l’attualità del suo messaggio.

(Autore: Francesco Bruni)
(Foto e video: Francesco Bruni)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
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