Stava passando per il centro di Treviso, la Domenica delle Palme, vicino alla “Palla di Ferro” di via Roma, nell’ultimo periodo quadrante attenzionato a causa di risse e litigi tra giovani che sono praticamente all’ordine del giorno, quando improvvisamente ha notato un uomo che stava urlando, con il volto ricoperto di sangue.
Oggi, soprattutto alla luce dei fatti degli ultimi giorni, possiamo affermare che quelle persone erano Halil Meral, titolare dell’Istanbul Kebap di via Roma, e i due cittadini marocchini che – come raccontato ieri dallo stesso Halil – da settimane lo minacciano, arrivando persino a spaccargli una bottiglia in testa.
“Era un militare della Guardia di Finanza, si è messo in mezzo – aggiunge Halil – lo ringrazio per quello che ha fatto”. Come raccontato dal titolare dell’attività di via Roma il finanziere, che era fuori servizio, non ci ha pensato due volte e ha diviso i tre che stavano litigando, salvando probabilmente la vita ad Halil.
Oltre alla bottigliata in testa, quel giorno i due se la sarebbero presa anche con il figlio del titolare del Kebap: “Hanno tirato un calcio a mio figlio di 19 mesi, era domenica 13 aprile, e quel pomeriggio hanno colpito anche me con una bottigliata in testa – aggiunge – ora anche mia moglie ha paura di uscire di casa”.
Proprio di quella bottigliata è ancora ben visibile la cicatrice sulla fronte di Halil. Un forte colpo che ha dato il via a una situazione che poteva trasformarsi in tragedia da un momento all’altro. Se oggi stiamo parlando di un esito diverso lo si deve anche all’intervento del finanziere che, una volta calmati gli animi, ha ricevuto anche il supporto di una pattuglia dei Carabinieri del Comando provinciale di Treviso.
In via Roma, subito dopo, sono arrivati anche i sanitari del Suem 118, che hanno ricoverato in ospedale Halil: è lì che i medici gli hanno curato la ferita, quella che oggi è una cicatrice ancora ben visibile sul suo volto.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto: Simone Masetto)
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