L’incidenza delle truffe, specialmente ai danni degli anziani, ha fatto sì che venissero pensate delle campagne di prevenzione e di contrasto a tali reati.
A Treviso è stata presentata questa mattina in piazza Borsa l’iniziativa che unisce MOM (Mobilità di Marca – azienda di trasporto pubblico) e il Comando provinciale dei Carabinieri di Treviso.
Quattro autobus per il trasporto urbano ed extraurbano presenteranno ora delle vetrofanie in un maxi formato, contenenti l’immagine dei militari che rassicurano una coppia di anziani e tutte le raccomandazioni da adottare per evitare brutti incontri.
Tutto ciò si associa al progetto già in corso: nelle parrocchie della diocesi di Vittorio Veneto sono stati distribuiti degli opuscoli sulle buone pratiche da assumere, per evitare di rimanere vittime di malintenzionati.
Locandine sono inoltre state diffuse nei luoghi più frequentati dagli anziani, come farmacie e strutture sanitarie, in accordo con Ulss 2 e Ordine dei farmacisti della provincia di Treviso. Idem negli esercizi pubblici, dove sono stati posizionati locandine e opuscoli, in collaborazione con la Camera di Commercio Treviso-Belluno.
Presenti questa mattina il sindaco Mario Conte, il prefetto Angelo Sidoti e il comandante del reparto operativo dei Carabinieri di Treviso, tenente colonnello Stefano Mazzanti.
Come emerso nel corso della presentazione del progetto, il numero delle truffe agli anziani è elevato: a partire dal 1° gennaio 2023 ci sono stati due arresti e 98 denunce per questo reato. Numeri che hanno indotto a pensare a un’iniziativa utile a sensibilizzare la popolazione, per evitare il più possibile altre potenziali vittime.
Su questo fronte, da citare il caso dei due pregiudicati di origine campana, di 18 e 27 anni, per i quali è scattato l’obbligo di dimora nel Comune di residenza e il foglio di via da Villorba per tre anni. Nel mese di marzo i due avevano perpetrato la truffa del “finto Carabiniere”, ai danni di un anziano residente a Villorba: si erano fatti consegnare denaro e preziosi, come “cauzione” per un parente trattenuto a seguito di un incidente stradale. Tutto ciò non era vero e sono stati sequestrati gli abiti e i cellulari utilizzati per la messinscena.
Quattro persone domiciliate a Mestre e con precedenti (di età compresa tra I 25 e i 35 anni) sono state denunciate, perché responsabili di truffe con la “tecnica dell’abbraccio”, compiute nel periodo tra agosto 2022 e ottobre 2023.
In sostanza, le donne avvicinavano gli anziani per strada o vicino alle loro abitazioni, fingendosi di essere delle parenti. Anziani che le donne abbracciavano con questa scusa, sfilando loro orologi, catenine d’oro e portafogli. Poi si dileguavano, entrando velocemente in auto parcheggiate lì vicino e condotte da un uomo. In un secondo tempo, prelevavano soldi dagli sportelli bancomat, usando le carte di credito delle vittime.
Sono sette gli episodi certi messi a segno, tra i Comuni di Preganziol, Zero Branco, Mogliano Veneto, Casale sul Sile e Quinto di Treviso.
I responsabili sono stati denunciati per furto aggravato continuativo in concorso e utilizzo indebito di carte di pagamento. È stato possibile risalire a loro grazie a testimonianze, riconoscimenti fotografici, lettori targhe e filmati di videosorveglianza.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Arianna Ceschin)
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