Le serrate indagini condotte dal personale della Polizia Stradale di Treviso, e coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica dottoressa Francesca Torri e dal Comandante della citata Sezione, Commissario capo Simone Morello, hanno permesso di individuare il presunto responsabile del sinistro stradale in cui domenica scorsa ha perso la vita il motociclista roncadese 65enne Gastone Feltrin.
Contrariamente a quanto precedentemente ipotizzato in merito alla dinamica dell’evento, e più precisamente al fatto che il sinistro fosse stato causato dall’evento fortuito, dovuto al maltempo, costituito dal sollevamento di un filo di nylon che ha attraversato la Treviso Mare incastrandosi da una parte all’altra della carreggiata, gli inquirenti, reputando poco plausibile tale circostanza, hanno deciso di approfondire le ulteriori possibili cause che possano aver portato al tragico evento.
La tempestiva attività di sopralluogo sul posto del sinistro e sui luoghi limitrofi, la repertazione fotografica nonché quella del materiale lì rinvenuto, l’acquisizione di filmati e gli accertamenti effettuati hanno consentito di mettere insieme tutti i pezzi del puzzle composto da ciascuna delle singole tracce così emerse, permettendo alla polizia giudiziaria d’individuare in A. P., sessantenne residente in provincia, il responsabile del tragico evento.
Particolare utilità, nell’attività intrapresa dagli investigatori della Squadra di Polizia giudiziaria della Polstrada di Treviso, è stata fornita dal rinvenimento dello stesso tipo di filo, in nylon di colore arancione, all’interno di un podere coltivato a vigneto, che ha consentito di individuarne il relativo produttore e concludere velocemente l’attività info-investigativa.
Il responsabile, resosi conto di essere stato ormai individuato dagli uomini della Polizia di Stato giunti davanti alla sua abitazione, consigliato dai legali a cui si è affidato, ha deciso di presentarsi nell’ufficio di Polizia procedente per costituirsi.
Proprio dalle dichiarazioni spontanee della persona che ha trascinato – involontariamente, secondo quanto emerso fin qui – il cavo sulla sede stradale, risulta che un veicolo ha attraversato la Treviso Mare in senso trasversale tenendo attaccato a sé il cavo di nylon che dall’altro lato era attaccato a un supporto fisso, e quindi era teso. Disgraziatamente, tutto ciò è avvenuto mentre sopraggiungeva il motociclista e il cavo era all’altezza di quest’ultimo.
A. P. risulta essere stato deferito alla Procura della Repubblica di Treviso ed è in carico al Pubblico Ministero coordinatore delle indagini per i reati di omicidio stradale e omissione di soccorso.
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