Dopo essere stato sentito dagli inquirenti ieri in serata, il diciottenne Elia Fiorindi ha reso dichiarazioni spontanee agli inquirenti, confessando di essere l’omicida di Aymen Adda Benameur. E’ stato arrestato.
“Ha riferito che questo è maturato in sede di cessione di stupefacente – spiega il procuratore di Treviso Marco Martani –; sul luogo del delitto sono stati sequestrati dai Carabinieri sia un coltello da cucina utilizzato per l’omicidio sia un panetto di mezzo etto di hashish e 9 involucri per un peso complessivo di poco meno di nove grammi e 240 euro in contanti”.
Sembrano chiarirsi i contorni della drammatica vicenda accaduta nel tardo pomeriggio di ieri a Varago. Per Fiorindi l’accusa è di omicidio volontario, mentre per ora nessun reato è imputato ai due minorenni (ascoltati come testimoni) che erano assieme a lui e che sono stati trovati dai Carabinieri, assieme a Fiorindi, nel retro di un albergo poco lontano dal luogo dell’omicidio.
“I miei figli hanno visto tre ragazzi sotto la tettoia nel retro dell’albergo – spiega la titolare – gli abbiamo chiesto cosa ci facessero là e loro ci hanno risposto che stavano aspettando i genitori riparandosi dalla pioggia. Dopo circa un’ora abbiamo visto un via vai di Carabinieri e così li abbiamo avvisati”.
Oltre ai tre giovani sono stati sentiti, sempre come testimoni, anche i due amici di Aymen che hanno tentato, invano, di fermare l’emorragia causata dalla coltellata.
I Carabinieri stanno analizzando anche le immagini di videosorveglianza della zona per cercare di delineare l’esatta dinamica dei fatti. L’arrestato e gli altri due minorenni di origine straniera sono arrivati a Varago in autobus.
Domani verrà chiesta la convalida dell’arresto, mentre dovrebbe tenersi lunedì l’interrogatorio di garanzia da parte del Giudice per le indagini preliminari.
(Foto: social).
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