È scudetto: il Napoli fa un punto a Udine e a 33 anni dall’ultimo Tricolore torna ad essere campione d’Italia.
Dopo la delusione di domenica scorsa, quando i festeggiamenti furono rimandati a causa del pareggio in casa contro la Salernitana, al triplice fischio di questa sera alla Dacia Arena, tana dell’Udinese, è scoppiata la festa in tutta Italia dopo l’1-1 tra le due formazioni che ha deciso i giochi scudetto con ben cinque giornate di anticipo rispetto alla fine del girone di ritorno.
Anche nella Marca sono in molti a festeggiare: vista la vicinanza, tanti partenopei sono partiti nel pomeriggio per raggiungere lo stadio friulano, teatro del match scudetto.
C’è anche chi, come Salvatore Orlando, dopo aver addobbato la propria abitazione di Santa Lucia di Piave, ha allestito anche l’auto con bandiere e striscioni.
Verso le 17 c’è stata la partenza per raggiungere lo stadio: “Quando prepari la macchina per i festeggiamenti è come se ti fidanzassi per la prima volta – commenta Salvatore –, hai le farfalle nello stomaco. A vedere tutte queste bandiere ti sale l’adrenalina”.
C’è anche chi, non potendo raggiungere lo stadio, ha comunque deciso di guardare la partita assieme ad amici e parenti. Nella sede del Napoli Fans Club di Istrana, ad esempio, sono una trentina ad essersi trovati per supportare la loro squadra del cuore.
Subito dopo la fine della partita scudetto, purtroppo, si sono registrati dei disordini con violenze fra tifosi delle due squadre sul terreno della Dacia Arena. Oltre agli steward è entrata in azione anche la Polizia, che ha riportato la calma.
Poi, finalmente, è partita – non solo a Udine ma un po’ in tutta Italia – la festa che, in alcuni casi, è destinata a durare tutta la notte.
A Treviso, la festa per il trionfo di Osimhen e compagni si è sviluppata, oltre che nella zona del Duomo (location storica delle feste scudetto in città), anche nella piazza dell’Università.
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