In una condizione in cui è abitudine cucinare, cucire e allenarsi davanti a uno schermo, c’è un’attività del tutto analogica che in questi giorni è tornata in voga anche nelle famiglie trevigiane che l’avevano dimenticata: richiestissime nelle edicole e su Amazon, nella Marca tornano in tavola carte e giochi di vario genere, dalla scopa alla tombola, dagli scacchi al memory.
Non è da dimenticare che la tradizione italiana per le carte ha basi ancora più solide in provincia di Treviso. È ormai mantenuta viva soprattutto dai più anziani, che nei bar, prima dell’epidemia, trascorrevano intere giornate a giocare a briscola, a scopa, a scala quaranta, a black jack, a bridge, a tresette, a vecia.
Le radici di questo rapporto tra gioco e provincia di Treviso ben si distinguono esaminando le carte trevisane, che riportano alcuni detti celebri e che nascondono una storia piena di collegamenti tra Venezia e il nostro territorio.
È nel capoluogo, infatti, che si trova una delle aziende più conosciute in questo settore, oltre che una delle più antiche, attiva dal 1756: la ditta Dal Negro.
Quando viene chiesto al titolare, Franco Dal Negro, quale sia la differenza oggigiorno tra giocare a scopa con un tablet oppure con un mazzo reale, lui risponde con fulminante semplicità: “La differenza è che con le carte sei in compagnia di qualcuno, col tablet sei solo”.
Quell’ultimo aggettivo, il “solo” espresso dall’imprenditore sembrerebbe così escludere la possibilità che due persone vengano effettivamente “unite” per definizione da una connessione.
Anche gli scacchi tornano sui tavoli dei trevigiani, fatto salvo per i circoli ufficiali e non ufficiali del nostro territorio, come Scacchi Piave a Pieve di Soligo, ovvero l’ex Circolo Possamai, e il Queen Club di Conegliano, i quali scelgono di allenarsi online, su portali dedicati che, oltre a permettere loro di tenersi allenati con giocatori allo stesso livello, dispongono di sistemi per la contabilità dei punteggi e altre comode funzioni.
Recuperate dalle più recondite mensole delle credenze in soffitta, anche le scatole polverose di giochi più moderni come il “non ti arrabbiare” e la corsa dei cavalli o delle rane, fino alla classica tombola, il risiko, il trivial pursuit e il monopoli rimpiazzano videogiochi e serie tv, permettendo alle famiglie di intrattenersi assieme per qualche ora, in modo particolare alla sera o dopo pranzo, nei weekend mentre prendono il caffè o il digestivo.
(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
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