Da Nervesa un esempio di buona gestione dell’emergenza sanitaria. Il sindaco Vettori: “Ora si deve ripartire”

Nel trevigiano tra i Comuni “Covid-free” troviamo anche Nervesa della Battaglia, che si prepara a ripartire, forte anche di una comprovata capacità di gestire le situazioni più difficili, come quella vissuta nel periodo critico dell’emergenza. Appena sei i casi di positività su una popolazione di oltre 6mila abitanti, tutti già perfettamente guariti, e una sola morte “sospetta” di una persona ultranovantenne.

Un Comune relativamente piccolo che però ha saputo, fin da subito, mettere in campo le opportune misure per contenere il contagio. Ce ne parla il sindaco Fabio Vettori (nella foto sotto) che, insieme al vicesindaco Andrea Ceotta e a tutta la giunta comunale, ha coordinato le iniziative volte anche ad alleggerire il disagi per i propri cittadini: “Il contenimento del contagio è stato possibile allo straordinario lavoro svolto dal personale sanitario dell’Ulss, dai medici di famiglia e dall’ottimo comportamento dei cittadini stessi che hanno accettato con estrema diligenza le limitazioni imposte alle proprie libertà personali dai decreti ministeriali e dalle ordinanze regionali. Ci siamo adoperati fin da subito – aggiunge il sindaco Vettori – per limitare i disagi attraverso anche i tanti volontari che si sono messi a disposizione. Ringrazio pubblicamente la Protezione civile comunale, il Nucleo Piave e la Croce Rossa di Nervesa per il lavoro svolto e che stanno continuando a fare”.

Molteplici, infatti, i servizi erogati nelle settimane più dure di lotta alla pandemia. La giunta stessa si è occupata del confezionamento delle mascherine distribuite dalla Regione Veneto e che sono state consegnate casa per casa dalla protezione civile.

Fabio Vettori

“Abbiamo anche messo a disposizione – precisa Vettori – un servizio di consegna della spesa a domicilio. I volontari si sono recati a casa delle persone più anziane o che non si sentivano di uscire per raccogliere la lista della spesa e di conseguenza per consegnarla. Stessa cosa per i farmaci, grazie a una collaborazione con la Farmacia Borsi. Servizi, questi, che sono stati molto apprezzati dai cittadini, come pure quello della consegna a domicilio dei libri della Biblioteca comunale. Nei giorni scorsi il Comune ha anche ultimato la consegna dei buoni spesa che per Nervesa ammontavano a circa 40mila euro”.

La macchina comunale non si è mai fermata, seppur limitando la presenza negli uffici favorendo lo smart working: “Buona parte del personale ha continuato a venire a lavorare – spiega il primo cittadino di Nervesa – grazie al fatto che i nostri spazi sono molto ampi e disponiamo quasi di un ufficio per ogni dipendente comunale. Abbiamo aderito ai test rapidi che si sono svolti al Palaverde, sottoponendo a essi tutti i dipendenti comunali, per la loro stessa tranquillità. Gli utenti hanno avuto accesso solo su appuntamento. La giunta ha lavorato quasi a tempo pieno e in particolar modo il sabato e la domenica, giornate in cui venivano presentati i vari decreti. Insieme li verificavamo e pubblicavamo immediatamente sul sito web del Comune le nuove normative, affinché il cittadino fosse sempre tempestivamente informato”.

Lunedì si riaprono molte attività, qual è stato il peso economico di questa pandemia sul tessuto produttivo nervesano?

“Ora l’obiettivo è far ripartire il volano dell’economia e vorrei sottolineare che, il nostro governatore, è stato sempre sul pezzo nel corso di tutta la fase di criticità emergenziale – dice Fabio Vettori -. Le linee guida per la riapertura sono orientate al distanziamento di un metro, responsabilizzando molto il cittadino e questo può agevolare la ripresa. Chi ne ha risentito di più sono state tutte quelle attività commerciali o artigianali costrette fino a oggi a restare chiuse e auspico che tutte siano in grado di riprendere l’attività. Il comparto industriale ne ha risentito decisamente meno, adeguandosi fin da subito alle normative di sicurezza, pur dovendo affrontare maggiori spese per la sanificazione costante dei luoghi di lavoro e la fornitura dei dispositivi di protezione”.

(Fonte: Flavio Giuliano © Qdpnews.it).
(Foto: Comune di Nervesa di Battaglia).
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