Una risposta ad un quesito posto a luglio 2018, che ha tuttavia ha creato non poco scompiglio tra le amministrazioni comunali italiane.
La questione è semplice. Nelle occasioni istituzionali che spesso avvengono contemporaneamente il sindaco indossa la fascia tricolore o può delegarne l’uso ad assessori e consiglieri, laddove sia impossibilitato a partecipare.
“Una prassi diffusa visto che nemmeno i sindaci posseggono il dono dell’ubiquità – interviene l’onorevole di Forza Italia Raffaele Baratto (nella foto) – Ma il ministero dell’Interno ha bocciato questa interpretazione prescrivendo che l’uso della fascia tricolore “spetta solo a sindaco e vice sindaco”. Un’indicazione che seppur simbolica crea diffuso stupore e indignazione”.
“Credo – afferma il parlamentare trevigiano – che i tecnici del ministero dell’Interno dovrebbero impiegare il loro tempo a facilitare la vita agli amministratori locali, non a renderla sempre più complicata. Ma, come si dice dalle nostre parti, sembra che molti uffici pubblici gestiscano “la complicazione degli affari semplici”.
“Dopo aver tolto competenze e fondi ai Comuni ora Roma prova a togliere a chi amministra i territori anche la dignità di rappresentare un’istituzione – attacca Baratto – il ministero dovrebbe donare una fascia tricolore a tutti i consigliere comunali che si occupano quotidianamente del loro territorio. In un tempo in cui la politica soffre di una pessima reputazione, sindaci e amministratori locali quotidianamente si occupano del loro territorio con dedizione e impegno, costituendo il vero riferimento per i cittadini”.
“Scriverò al ministro dell’Interno Salvini affinchè si attivi per mutare questa assurda interpretazione – annuncia Raffaele Baratto – Dobbiamo riconoscere maggiore dignità agli enti locali”.
(Fonte: Raffaele Baratto).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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