Coldiretti Treviso mobilitata contro il cibo sintetico o “a base cellulare” come suggerito da Fao e Oms che hanno lanciato l’allarme sui rischi che questo cibo artefatto può provocare alla salute umana: dalle allergie ai tumori, sono 53 i pericoli potenziali per la salute dei cibi sintetici, prodotti in laboratorio, individuati nel primo rapporto Fao – Oms sul “Cibo a base cellulare”, definizione considerata più chiara rispetto al termine “coltivato” preferito invece dalle industrie produttrici ma ritenuto essere fuorviante dalle due Autorità mondiali.
Coldiretti Treviso torna a scendere in campo a sostegno del nuovo Disegno di Legge del Governo contro il cibo sintetico rilanciando la raccolta di firme che ripartirà dai mercati di Campagna Amica, quindici in provincia di Treviso, e nello specifico oggi sabato dal Mercato Coperto nel capoluogo della Marca in piazza Giustinian. Sono, inoltre, già circa 40 i Comuni trevigiani ad aver votato un ordine del giorno per stoppare nel nostro Paese la produzione, vendita e consumo del cibo sintetico. E in tal senso continuerà la mobilitazione di Coldiretti per sensibilizzare i restanti comuni trevigiani.
Una necessità come dimostra il fatto che sono contrari quasi tre italiani su quattro, come dimostra la recente indagine Tecné, con ben il 72% dei cittadini che non mangerebbe la carne sintetica ottenuta in laboratorio e solo il 18% invece la proverebbe mentre il 10% non sa e necessità quindi di più informazioni.
“La nostra mobilitazione ha il merito di aver acceso i riflettori su un business in mano a pochi ricchi e influenti nel mondo e fino ad ora tenuto nascosto ma che può cambiare la vita delle persone e l’ambiente che ci circonda, con la positiva apertura di una discussione nel Paese, nei Comuni, nelle Regioni e in Parlamento che rappresenta la casa della democrazia – sottolinea Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso -. Il disegno di legge del Governo sarà infatti operativo solo dopo la discussione ed approvazione del Parlamento che la raccolta di firme vuole accelerare. La mobilitazione della Coldiretti insieme a Campagna Amica, World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe e Filiera Italia è stata ispirata al principio di precauzione per una nuova tecnica con enormi rischi potenziali di fronte ad una ricerca monopolizzata da pochi gruppi e grandi finanziatori”.
Secondo la Fao e l’Oms “attualmente esiste una quantità limitata di informazioni e di dati sugli aspetti della sicurezza alimentare degli alimenti a base di cellule per aiutare i regolatori a prendere decisioni informate”.
Nel rispetto del principio di precauzione, il Ddl punta a tutelare la salute umana e il patrimonio agroalimentare attraverso il divieto di produzione e commercializzazione di alimenti sintetici. Il divieto comprende sia gli alimenti destinati al consumo umano sia i mangimi animali. In caso di violazione delle norme, sono previste sanzioni amministrative pecuniarie da un minimo di 10 mia euro fino ad un massimo di 60 mila euro, ovvero fino al 10 per cento del fatturato totale annuo, con l’indicazione comunque di un tetto massimo, oltre alla confisca del prodotto illecito. Si prevedono ulteriori sanzioni amministrative che intervengono sulla possibilità di svolgere attività di impresa, inibendo l’accesso a contributi, finanziamenti o agevolazioni erogati da parte dello Stato, da altri enti pubblici o dall’Unione europea, per un periodo da uno a tre anni.
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