“Nonna aiuto mi servono 9mila euro per guarire dal virus”, ma era una truffa

Dal Comando provinciale dei Carabinieri di Treviso arriva la notizia dell’ennesimo caso di truffa ai danni di persone anziane: a Zero Branco un’ottantunenne ha ricevuto la telefonata di un uomo che diceva di essere suo nipote e di aver bisogno di aiuto. Colta di sorpresa e preoccupata per il parente, la donna si è subito agitata e il truffatore ne ha approfittato, traendone valori per migliaia di euro.

La presunta voce dall’altro capo del telefono lamentava di trovarsi in ospedale, colto da un grave virus e bisognoso al più presto di un costoso farmaco. Secondo i Carabinieri, che hanno ascoltato la denuncia della donna, il “medicinale” richiesto avrebbe avuto un costo tra gli otto e i nove mila euro.

A quel punto, sempre molto agitata e preoccupata per il nipote, la signora avrebbe risposto di non avere quella disponibilità in contanti, così il truffatore le avrebbe consigliato di mettere in una scatola tutti i monili e gli oggetti d’oro a disposizione in casa e consegnarli a un’“infermiera”, che sarebbe venuta a raccoglierli a domicilio. Una donna complice del truffatore è perciò venuta a collezionare i beni della donna, dal valore di diverse migliaia di euro, per poi sparire nel nulla.

I Carabinieri stanno indagando sugli autori della truffa. Contestualmente rinnovano l’appello a diffidare da telefonate sospette.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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