Nuovo personale alla Questura, la replica del sindacato: “Solo un possibile futuro, supporto informatico insufficiente”

“L’incremento di personale riportato dal Questore, è futuro e non attuale. Infatti, non è ancora in alcun modo previsto dal dipartimento della Polizia di Stato, che non ha disposto il movimento di personale, ed è solo una proiezione della possibile disponibilità di agenti che usciranno dai prossimi corsi di formazione, insufficiente comunque a rimpiazzare il numero dei pensionamenti. Noi ci auguriamo che almeno in parte ciò avvenga”.

A replicare alle parole del Questore di Treviso Vito Montaruli è la segreteria provinciale del Silp Cgil trevigiano che nei giorni scorsi ha lanciato l’allarme per la mancanza di personale operativo, il cui numero è fortemente diminuito nel corso degli anni.

Si tende a spostare l’attenzione: se da una parte è vero che il concorso del reparto prevenzione crimine contribuisce a potenziare i servizi di controllo del territorio, dall’altra viene taciuto l’aggravio dei carichi di lavoro del personale – spiega il Silp Cgil -. In questi settori la perdita di personale pensionato non è stata sanata e il carico di lavoro di chi è uscito oggi ricade inevitabilmente sul sempre meno personale rimasto, con riflessi negativi che hanno già aumentato situazioni di stress. Ricordiamo che questi stessi operatori sono chiamati a svolgere anche i servizi di ordine pubblico e a sostituire il personale addetto ai servizi istituzionali, con un aggravio delle competenze”.

“Quanto al supporto informatico a tutti i poliziotti, al 31 ottobre – continua il Silp Cgil – sono circa 25.300 i passaporti rilasciati da inizio anno, 1.800 in più del 2018, ma sono rimasti solo tre operatori a fronte degli 80 appuntamenti giornalieri. L’informatica aiuta i processi ma le incombenze sono esponenzialmente aumentate con aggravio di tempo”.

“Una visione manageriale – conclude la segreteria del sindacato – di gestione delle risorse umane e strumentali vorrebbe che fosse praticata una rivisitazione dell’organizzazione interna dei diversi settori della Questura, che tenga conto delle incontrovertibili modifiche di assetto attuali e future. Non solo, che tenga conto anche della crescente età media del personale e delle farraginosità strumentali, che allungano i tempi di lavoro invece di ridurli”.

(Fonte: Silp Cgil Treviso).
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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