Anche i volontari di Agedo Treviso parteciperanno questo pomeriggio, alle ore 18, al “Presidio per Cloe e per tutte le vittime di transfobia” che si terrà in piazza Santa Maria dei Battuti a Treviso.
Oltre ad Agedo, associazione nazionale costituita da genitori, parenti e amici di persone Lgbt+ (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali…) che si impegna per il riconoscimento dei loro diritti civili, dell’orientamento sessuale, dell’identità di genere e della loro inclusività sociale, saranno presenti anche dei rappresentanti di Coordinamento Lgbte Treviso, Rete degli Studenti Medi Treviso e Famiglie Arcobaleno Treviso.
“In un paese che chiude gli occhi davanti ai reati d’odio – spiegano gli organizzatori – dobbiamo scendere in piazza e reagire. Per questo vi invitiamo al presidio per Cloe Bianco e tutte le vittime di transfobia. Cloe, insegnante, nel 2015 aveva fatto coming out come donna trans ai suoi studenti. Le reazioni chiassose e indignate della politica hanno portato Cloe ad essere allontanata dall’insegnamento. Proprio a scuola, che dovrebbe essere primo luogo di inclusione e rispetto, una discriminazione che ha portato Cloe alla solitudine, alla depressione e alla scelta estrema di porre fine alla propria vita”.
“Quello di Cloe non è purtroppo un caso isolato – continuano -: il clima d’odio che si respira forte nel nostro Paese porta ancora troppe persone trans alla vergogna, all’isolamento, alla censura di sé, con effetti devastanti sulla loro salute mentale. Le aggressioni e la violenza di stampo transfobico sono ancora troppe, e c’è una parte consistente della politica che alimenta e giustifica la discriminazione ogni giorno”.
Gli organizzatori del “Presidio per Cloe e per tutte le vittime di transfobia” hanno specificato che scenderanno in piazza per ricordare Cloe, ma anche per chiedere responsabilità “a una politica che non sembra capace di garantire a chiunque gli stessi diritti, soprattutto quello ad esistere”.
Intanto ieri sera i membri di Agedo Treviso erano al Padova Pride Village per la presentazione del libro “Fuori i nomi” con l’autore Simone Alliva e Alessandro Zan, deputato del Partito Democratico e primo firmatario del famoso disegno di legge Zan.
“Questo libro non è un volume di storia, questo è un libro di vite, di incontri, scontri e coincidenze – si legge nella presentazione – Fondato nel 1971 ‘Fuori!’ è stato il primo Movimento di liberazione sessuale italiano. A distanza di cinquant’anni dalla nascita la comunità e i suoi protagonisti si raccontano in una raccolta unica, fatta di storie e di parole di chi ha resistito alla piaga mortale dell’Aids, alla violenza della destra religiosa, all’omotransfobia, politica e sociale che ancora oggi non consente la piena uguaglianza di diritti. Simone Alliva mette in luce le radici storiche di un movimento, attraverso le parole di chi quelle battaglie le ha combattute in prima persona”.
(Foto: Agedo Treviso e web).
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