Omicidio di Francesco, il Questore: “I giovani stanno andando alla deriva”

Ragazzi giovanissimi, tutti legati al mondo della droga, un gruppetto di dieci (6 dei quali minorenni) che hanno ucciso un ventiduenne pare per sottrargli dell’hashish.

“Quello che è emerso è che si tratta di una lite tra giovani” – ha commentato ieri, ancora prima che fosse noto il decesso di Francesco Favaretto, il Questore di Treviso Alessandra Simone, la quale ha poi spiegato come in casi tipo quelli accaduti nel pieno centro storico di Treviso sia complicato parlare di prevenzione ma bisogna cercare di dimostrare che comportamenti di questo genere vengono puniti, in tempi rapidi peraltro.

“La prevenzione deve funzionare perché questa repressione ci ha dimostrato che i giovani stanno andando alla deriva – prosegue Simone -Vorrei tranquillizzare tutti sulla questione della sicurezza, noi interveniamo, come tutte le forze dell’ordine con risposte tempestive ed efficaci, ma il problema di questa deriva giovanile ce lo dobbiamo porre tutti, facendo rete perché i giovani vanno recuperati”.

Dopo la notizia della morte di Francesco è intervenuto anche il sindaco di Treviso Mario Conte che ha ricordato come le responsabilità delle tre persone arrestate tra sabato e domenica siano ancora più gravi dopo il decesso del giovane: “Episodi brutti che hanno caratterizzato questi ultimi dieci giorni e al quale non vogliamo abituarci – ha concluso il primo cittadino – lavoreremo da un punto di vista repressivo, della prevenzione e della cultura”.

(Autore: Simone Masetto)
(Foto: Qdpnews.it)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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