Operai sui tetti senza protezioni anti caduta, sospese tre aziende

I Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Treviso, con la collaborazione dell’Arma territoriale, nell’àmbito delle attività finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, hanno effettuato una serie di controlli inerenti diverse attività commerciali. 

L’attività ispettiva ha consentito di riscontrare la presenza di 4 lavoratori in nero, tra cui un cittadino extracomunitario irregolare sul territorio nazionale, e di individuare numerose inadempienze in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Sono state sanzionate complessivamente 10 aziende, e nei confronti di 4 di queste è stata adottata la sospensione dell’attività imprenditoriale.

Nello specifico, durante un controllo effettuato in un’occhialeria gestita da cittadini stranieri sita in Pederobba, oltre a numerose violazioni inerenti la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, è stata riscontrata la presenza di 3 cittadini extracomunitari impiegati “in nero” ed uno di questi irregolare sul territorio nazionale. Nella circostanza si è provveduto a sospendere l’attività.

Nel settore edile, durante alcuni controlli che hanno interessato dei cantieri siti a Silea, Castello di Godego e San Biagio di Callalta, sono state sospese 3 aziende che stavano impiegando i propri dipendenti in lavorazioni in quota sui tetti senza aver predisposto idonee precauzioni atte ad eliminare il pericolo di caduta verso il vuoto.

Nel corso dei controlli che hanno interessato anche i settori dei pubblici esercizi, sono state riscontrate numerose violazioni sulla sicurezza, tra le quali il mancato aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi, l’omessa formazione dei lavoratori sulla sicurezza e la mancata consegna dei Dispositivi di Protezione individuale.

I risultati operativi appena descritti evidenziano la continuità dell’impegno che il NIL di Treviso, comparto di specialità dell’Arma dei Carabinieri in materia giuslavoristica, ha profuso su tutto il territorio della Marca. Nel 2024 sono state ispezionate oltre 200 aziende. E’ stata verificata la posizione lavorativa di circa 800 dipendenti, dei quali 55 sono risultati lavorare in totale carenza previdenziale ed assicurativa e quindi “in nero”, riscontrate oltre 230 inadempienze in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e adottati 67 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale. Contestate complessivamente ammende e sanzioni amministrative per oltre 2,2 milioni di euro.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Carabinieri)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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