Passeggeri “fantasma” sugli aerotaxi, “danno erariale di 100 mila euro”

Passeggeri “fantasma” sugli aerotaxi, “danno erariale di 100 mila euro”

Nell’ambito dell’attività di vigilanza doganale e antifrode svolta all’aeroporto “Antonio Canova” di Treviso, le Fiamme Gialle del Comando provinciale hanno individuato un vettore aereo comunitario che, tra il 2018 e il 2022, avrebbe omesso di versare l’imposta erariale dovuta per i voli aerotaxi, causando un danno all’Erario di 107.350 euro.

Oggetto delle attenzioni investigative è una “nicchia” del trasporto aereo, vale a dire i voli non di linea, effettuati con velivoli riconducibili a società di noleggio, con poche decine di posti, solitamente utilizzati per avere maggior comfort e risparmiare tempo, evitando ritardi, code agli imbarchi e al ritiro bagagli.

Sono ben 1.053 i passeggeri transitati per lo scalo trevigiano, distribuiti su 318 voli aerotaxi, per i quali il vettore aereo non ha versato l’imposta (pari a 100 euro per le tratte inferiori a 1.500 km o 200 euro in caso di tragitti superiori). Per ogni tratta con partenza e/o arrivo sul territorio nazionale il singolo passeggero che fruisce del servizio di trasporto è tenuto a corrispondere la tassa direttamente al vettore, che a sua volta è obbligato a versarla allo Stato.

A individuare i passeggeri “fantasma” sono state le Fiamme Gialle del Gruppo di Treviso che, dopo aver acquisito dalle società di handling attive al Canova le dichiarazioni depositate dal vettore comunitario per i voli aerotaxi, hanno incrociato i dati con i versamenti effettuati alla Ragioneria dello Stato.

È stato così scoperto che il predetto operatore aereo straniero avrebbe omesso il versamento dell’imposta erariale, al fine di offrire prezzi più competitivi a imprenditori e turisti. Oltre all’imposta evasa, ora si vedrà applicare anche sanzioni per circa 41 mila euro, pari al 30% delle somme indebitamente sottratte alle casse dello Stato.

L’attività ispettiva fa seguito a quelle concluse nel biennio 2022-2024, allorquando sono stati individuati 253 vettori aerei (con sedi in Albania, Austria, Belgio, Bulgaria, Canada, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Lituania, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti d’America, Svezia, Svizzera, Ungheria), che, nelle annualità dal 2017 al 2023, hanno omesso il versamento dell’imposta dovuta per l’importo di € 404.840, in relazione al trasporto di 3.756 passeggeri distribuiti su 1.113 voli aerotaxi.

(Autore: Redazione Qdpnews.it)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
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