Non un’autobiografia in senso stretto, ma comunque un racconto di sé. Fatto attraverso le parole più significative per l’autore – cento parole, per la precisione – da cui partire per aprire al pubblico e ai lettori il “suo” mondo. Con l’obiettivo di arrivare al cuore, oltre che alla testa delle persone.
E’ stata un successo la presentazione del libro “Centoparole per raccontare una vita”, scritto dallo storico bassista dei Pooh, Red Canzian, svoltasi sabato scorso a Treviso, nella suggestiva cornice di Palazzo dei Trecento. Presenti, oltre all’autore (cresciuto a Quinto e ora residente a Silea), il direttore generale dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, Francesco Benazzi, che ha dialogato proprio con Canzian, anche il sindaco di Treviso, Mario Conte, e il ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
“Un libro straordinario che celebra la vita, quella di tutti noi, un inno alla positività – ha esordito proprio Benazzi nell’introdurre l’autore -. Red ama profondamente questa terra, la sua terra ed è una fortuna averlo qui”.
Canzian ha poi raccontato l’idea del libro (non il primo da lui scritto), passando poi attraverso diversi gustosi aneddoti della sua carriera: “Dopo la drammatica parentesi del Covid, mi sono accorto che negli occhi di tanti ragazzi che incrociavo mancava la speranza – ha spiegato -. Così ho pensato al me stesso ragazzo, alla loro età, e a quanta passione e sogni avessi”.
Questa è stata la molla per raccontarsi attraverso le (cento) parole. Tra queste, però, ce n’è una che spicca e di cui Red non potrebbe fare a meno: “Passione, quella è stata per me il fulcro di tutto”.


Poi i ricordi degli inizi, conditi da divertenti aneddoti, hanno preso il sopravvento. Come quando si rifece il look da capo a piedi per sembrare una vera rockstar nel negozio di piazza del Grano, a Treviso. O quella volta in cui il primo produttore gli disse che sarebbe stato “Red l’inglese del gruppo“: “Ma io, col mio cognome tipicamente veneto, ero un po’ perplesso, per quanto cercassi di ‘scimmiottare’ la parlata alla Shel Shapiro – ha raccontato tra le risate Canzian -. Allora il manager mi disse che io ero inglese, ma da parte di madre…”.
Quando sua mamma lo lesse, nelle riviste dell’epoca, gli chiese timidamente: “Ma se mi chiamano al telefono devo rispondere ‘pronto’ oppure ‘hello'”. E giù risate nell’affollata platea. E ancora sull’amata Marca trevigiana: “La mia fortuna è stata di nascere povero in un posto bellissimo, da ricchi”. Riferendosi alla villa nobiliare, ma in decadenza, che il Comune di Quinto aveva destinato ad alcune famiglie povere, dove Red è cresciuto.
“Ora vivo a Sant’Elena di Silea, accanto al fiume Sile, che rispecchia un po’ il carattere dei trevigiani” ha sottolineato Canzian. Che, dopo aver elogiato il potere degli abbracci (“Fatene più possibile, quando io abbracciavo mio papà era come dire una preghiera”), ha concluso con un’altra frase significativa: “La musica è davvero la voce dell’anima, fatela risuonare”.


Messaggi, quelli lanciati dall’ex bassista dei Pooh, personaggio di grande successo ma scevro dai tipici vezzi da “vip” (o presunti tali), che hanno particolarmente colpito il sindaco Conte, in prima fila durante la presentazione.
“Voglio organizzare il prima possibile una presentazione del tuo libro qui a Treviso, ma dedicandola esclusivamente ai giovanissimi – la proposta del primo cittadino -. Bisogna far capire loro, troppo spesso attratti da influencer o altre discutibili figure, che dietro al successo ci sono tanti sacrifici e dei valori importanti, come l’umiltà. Tu, Red, ne sei un esempio lampante, per cui ti metto a disposizione qualsiasi spazio, a patto che il pubblico abbia meno di 20 anni!”. Una sfida subito raccolta da Canzian, che ha già dato la sua disponibilità a incontrare i ragazzi.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto e video: Alessandro Lanza)
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