Il questore Manuela De Bernardin, a seguito del provvedimento di espulsione emesso dal prefetto di Treviso, ha disposto l’accompagnamento alla frontiera, per il suo definitivo allontanamento dal territorio nazionale, di un cittadino marocchino classe 1986.
Secondo la ricostruzione delle Autorità, lo straniero, entrato in Italia nel 2007, dopo un iniziale periodo di soggiorno regolare nella Marca, dal 2012 iniziava a dedicarsi ad attività criminale, e in particolar modo allo spaccio di sostanza stupefacente, ma anche ad altri reati contro la persona e il patrimonio, quali risse, lesioni personali e furti.
Il trentottenne, nel corso degli anni, veniva condannato più di 6 volte dal Tribunale di Treviso per tali reati, accumulando una pena complessiva di 3 anni e 2 mesi di reclusione, pena in parte sostituita dallo svolgimento di lavori di pubblica utilità.
Grazie allo scambio di informazioni e alla sinergia operativa messa in campo tra personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Treviso e i militari dell’Arma dei Carabinieri della Stazione di Treviso, ieri è stato eseguito il decreto di espulsione, imbarcando lo straniero in un volo con partenza dall’aeroporto di Bologna e destinazione quello di Casablanca.
Il trentottenne, infatti, fratello di cittadino italiano, avrebbe in passato fatto leva su quest’ultima parentela per evitare l’espatrio.
Gli accertamenti effettuati da Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri sono tuttavia riusciti a dimostrare che tra lo straniero e il fratello italiano non esisteva più alcun tipo di rapporto da almeno tre anni.
(Foto: archivio Qdpnews.it)
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