Nel 2022 la centrale operativa della Polizia locale di Treviso ha gestito 41.200 interventi, che hanno impegnato i cento agenti (uomini e donne) molto più sulla strada che all’interno degli uffici. Con la riorganizzazione del Nucleo di Contatto Urbano sono stati incrementati i servizi esterni, passati dai 699 del 2021 ai 2.261 dello scorso anno, condotti a piedi o con la bicicletta elettrica, per il controllo dei punti più critici della città.
Nei quartieri gli interventi sono stati 7.556, anche questo un numero nettamente in crescita, a significare l’attenzione riservata a tutto il territorio comunale. Il dato che balza più all’occhio, dell’attività 2022, sono le sanzioni comminate per la violazione del Codice della strada: 99.152, di cui ben 54.857 per eccesso di velocità e 23.998 dovute al mancato rispetto del divieto di sosta (contro le 15.115 elevate nel 2021). Non si tratta solo di trevigiani “autoctoni” indisciplinati, che hanno parcheggiato i veicoli sulle piste ciclabili o sui marciapiedi, ma in gran parte le multe riguardano automobilisti provenienti da fuori città. Le entrate previste con le contravvenzioni ammontano a 9.276.000 euro, cifra che si avvicina ai risultati degli anni ante Covid.
“Treviso è tornata ad essere una città più vivace ed attraente. Con la fine dell’emergenza pandemica la gente ha ricominciato a muoversi, e non solo i trevigiani, quindi molte delle violazioni al divieto di sosta sono attribuibili a persone venite da fuori”, commenta il sindaco Mario Conte nel presentare, insieme al comandante Andrea Gallo, il bilancio di un anno di lavoro della polizia locale in occasione della festa del patrono San Sebastiano.
I numeri confermano l’iperattività della Polizia locale, su cui l’amministrazione Conte afferma di avere investito molto, fin dall’inizio del mandato, in termini di potenziamento del personale, dotazioni, mezzi e risorse. Tra i dati più rilevanti ci sono le 6.200 ore di filmati tratti dai sistemi di videosorveglianza per le indagini di polizia giudiziaria (immagini che tra l’altro hanno consentito di individuare, nel giro di 48 ore, i presenti autori dell’omicidio di Fiera). Dal 2020 il ricorso alla videosorveglianza e targa system è aumentato notevolmente. Ma crescerà ancora di più con l’installazione di altri “occhi” facendo di Treviso la città più videosorvegliata, ha sottolineato Andrea Gallo.
Il nucleo di polizia giudiziaria ha indagato 187 persone (contro le 166 del 2021), 52 sono stati i segnalati, 10 gli arresti per spaccio di droga e 5 gli interventi dovuti al “codice rosso”, a tutela di donne vittime di atti di violenza. Maggiore attenzione è stata data alla tutela del territorio e rispetto dell’ambiente, con l’effettuazione di 144 sopralluoghi (l’anno precedente erano stati 103, e 136 nel 2020). Potenziata del 45% la presenza dei vigili nelle zone della città, sia centro che fuori, ritenute più a rischio di degrado e frequentazioni “sgradite”: la più monitorata è stata via Roma dove si concentrano tanti giovani nei pressi della stazione ferroviaria e delle corriere, che ha visto 1.063 controlli contro i 792 del 2022. I servizi si sono concentrati anche su vicolo Orioli (i residenti lamentavano la continua presenza di persone sospette nelle auto in sosta in una zona appartata), nelle vie Toniolo, Zorzetto e Fiumicelli a ridosso dei giardini Sant’Andrea, in via Bindoni e via Pisa. “La missione dei nostri agenti in servizio nelle cosiddette zone rosse è stata anche quella di parlare con la gente, con i residenti e di guadagnarsi la fiducia delle persone”, dice il comandante Gallo, “Grazie all’informazione raccolta durante il colloquio con un ragazzo, tre mesi fa abbiamo rinvenuto della sostanza stupefacente nascosta in un’auto, parcheggiata nei pressi della stazione, scovata grazie al fiuto del nostro cane antidroga”.
Notevole anche il lavoro svolto sul fronte dell’infortunistica stradale: gli incidenti rilevati sono stati 426, in lieve aumento rispetto all’anno prima (421) e nettamente superiore ai numeri del 2020 (311). Sei sono stati gli scontri mortali, con altrettante vittime, mentre sono stati 325 gli incidenti che hanno registrato feriti. Oltre a tracciare il bilancio del 2022, il sindaco Conte e il comandante Gallo (in foto con il vicecomandante Aurelio Valenti) hanno anticipato le azioni pianificate nel 2023 per la sicurezza urbana: “Dal 1° gennaio abbiamo rafforzato l’operazione “quartieri sicuri” in orario diurno e notturno, per prevenire anche gli episodi di microcriminalità. Tutte le sere avremo in funzione la doppia pattuglia, in servizio fino a mezzanotte, che gestirà il pronto intervento su richiesta della centrale operativa e i controlli capillari in tutto il territorio. Inoltre sarà indetto il concorso per la sostituzione di due ufficiali che hanno lasciato il comando di via Castello d’Amore”.
“L’azione di controllo della polizia locale si basa soprattutto sul dialogo con la gente, che ci segnala le cose che non vanno, dagli atti vandalici che creano malcontento ai fatti più gravi”, ha concluso Conte, “Questa è la strada giusta. Treviso è la città capoluogo più sicura del Veneto. Lo certificano la Prefettura e il Ministero degli Interni”.
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