Presentata la nuova legge regionale che disciplina le attività di Protezione civile. Bottacin: “Centrale la formazione di volontari, amministratori e cittadini”

Giovedì 24 novembre l’assessore della Regione Veneto Gianpaolo Bottacin, affiancato dal direttore della Protezione civile regionale Luca Soppelsa, ha presentato nella sede della Provincia di Treviso la nuova legge regionale che disciplina le attività della Protezione civile.

“Il Sistema veneto è un esempio di efficacia a livello nazionale, lo ha affermato anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita dopo Vaia” commenta Bottacin. “Con la legge n.13/2022 non ci siamo inventati nulla di nuovo, abbiamo deciso di consolidare una norma già di per sé valida, focalizzandoci su alcuni aspetti, tra cui la formazione dei volontari, degli amministratori pubblici e dei cittadini a cui spetta il compito di autoproteggersi in situazioni di rischio”. 

La formazione è il punto centrale della nuova legge che tuttavia – precisa Bottacin – “non è una legge sul volontariato”.

“La Protezione civile è un sistema complesso che oltre ai volontari coinvolge molti attori tra cui la Regione, le Province, le amministrazioni comunali e i cittadini stessi”. Prevenzione, previsione, mitigazione del rischio, gestione dell’emergenza e del post emergenza, sono questi gli obiettivi centrali del sistema Protezione civile che, auspica l’assessore Bottacin, “in futuro potrà beneficiare di PIMOT, una piattaforma intelligente per il monitoraggio del territorio dove confluiranno tutti i dati utili per prevenire il rischio e orientare i soccorsi in caso di emergenza”.

Sono moltissimi infatti i dati a disposizione della Protezione civile, da quelli sulla qualità dell’aria e dell’acqua a quelli che monitorano via satellite i fenomeni di subsidenza, fino ai dati sui fenomeni sismici. “L’ex ministro Cingolani, da tecnico, aveva colto il potenziale del progetto ed era pronto a finanziarlo. Mi auguro che il nuovo Governo sia pronto a fare altrettanto”.

Forte di una nuova legge, ora Bottacin pensa agli investimenti: “Abbiamo un piano da tre miliardi di euro per opere di difesa del suolo. Uno è già stato investito: ci rimane ancora tanto lavoro da fare”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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