Tre tappe, cinque città coinvolte e 500 chilometri: sono state presentate oggi lunedì al Vinitaly di Verona le tappe Venete del Giro d’Italia 2023 di ciclismo.
“Non c’è Giro senza Veneto e non c’è Veneto senza Giro. E quest’anno abbiamo fatto le cose in grande” ha commentato il presidente della Regione Veneto Luca Zaia.
La Corsa rosa approderà in Veneto mercoledì 24 maggio con l’arrivo di tappa a Caorle (via Castelfranco Veneto e Treviso), il giorno seguente ci sarà la partenza da Oderzo di una tappa con arrivo in quota a Val di Zoldo, in provincia di Belluno. La tappa regina del Giro 2023 è prevista il 26 maggio con partenza da Longarone (nel sessantesimo della tragedia del Vajont) e l’arrivo previsto al rifugio Auronzo, al cospetto delle Tre Cime di Lavaredo. “Potrebbe essere la tappa che deciderà il giro – spiega il patron della Corsa rosa Mauro Vegni – tutto dipenderà dai distacchi che avranno i corridori prima di questa fatica”.
Oltre a Vegni hanno partecipato alla presentazione delle tappe venete al Vinitaly anche Zaia, l’amministratore delegato di Rcs Paolo Bellino e i sindaci di Caorle, Oderzo, Val di Zoldo, Longarone e Auronzo, città che saranno sede di tappa del Giro.
“Sarà una tre giorni da ricordare – promette Zaia -. In questa occasione voglio ricordare chi ha reso possibile tutto questo ovvero Fabio Gazzabin, che amava il Giro d’Italia più di ogni altro evento. Ha messo tutta la sua passione e l’energia per arrivare a questo risultato e ora noi gli dedichiamo queste tre tappe”.
La vetrina del Vinitaly è stata anche l’occasione per il lancio del libro di Veneto Innovazione dedicato al Giro d’Italia, con una presentazione dettagliata per ogni località di tappa.
«La promozione territoriale veicolata da un evento come il Giro è straordinaria e consente alle nostre località di raggiungere tutto il mondo – ha detto il presidente della Provincia di Belluno e sindaco di Longarone Roberto Padrin -. Dovremo essere bravi noi a mettere a frutto la vetrina delle due tappe. Per farle diventare una festa di popolo oltre che di sport, stiamo organizzando una serie di eventi collaterali, in sinergia tra Longarone, Val di Zoldo e Auronzo».
E anche il vino stappato dai ciclisti sul podio delle tappe del Giro sarà veneto. Anche quest’anno, il dodicesimo consecutivo, sarà infatti il prosecco marchiato Astoria il vino dei campioni. Alla presenza di Zaia, del campione olimpico Elia Viviani e dell’amministratore delegato di Astoria Filippo Polegato è stata stappata oggi la prima bottiglia dedicata al Giro d’Italia. “Il governatore ha già mostrato ai ciclisti come si apre – scherza Filippo Polegato –; il Veneto è una grande terra di ciclismo e questo sport è anche un modo per promuovere queste zone”.
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