Presentato il “documento del sindaco” per la redazione del piano degli interventi

Andrea De Checchi e Mario Conte

È stato presentato il Documento del Sindaco, che definisce le linee guida del Piano degli Interventi urbanistici.

Il documento si basa su cinque punti e su una visione ad ampio respiro della Città, con più parchi, meno auto sulle strade e meno inquinamento, focalizzando l’attenzione sulla rigenerazione del patrimonio edilizio per la realizzazione di edilizia convenzionata per famiglie e giovani coppie, la mobilità secondo le indicazioni fornite dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, oltre ad una progettazione che adotti politiche pianificatorie senza barriere e distinzioni fra centro storico e quartieri.

L’Amministrazione intende infatti promuovere azioni volte alla salvaguardia, gestione e riqualificazione del paesaggio attraverso scelte di pianificazione volte alla valorizzazione dei caratteri del territorio comunale, con particolare attenzione agli spazi naturali, rurali, urbani e periurbani.

A tal proposito, sarà avviata una fase di concertazione, tramite avviso pubblico per mettere a conoscenza i proprietari delle aree dei PUA (Piani Urbanistici Attuativi) non approvati la possibilità di richiesta al Comune della proroga del termine quinquennale di validità delle previsioni urbanistiche.

La variante potrà procedere ad una riclassificazione delle aree, soprattutto quelle aventi pregio ambientale, che attualmente hanno una destinazione urbanistica poco consona al loro valore, con particolare attenzione alle aree ricomprese nel “Parco dello Storga”, polmone verde della città caratterizzato dalla presenza delle “risorgive”, che lo rendono un sistema ecologico unico, in coerenza con il P.T.C.P. (Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale) che individua l’ambito naturalistico del fiume Storga, quale ambito destinato alla formazione di un “parco agrario”, con previsione di percorsi pedonali/ciclabili pubblici, attrezzature di servizio al parco per la sosta, la ricreazione e il tempo libero.

La variante sarà anche occasione per verificare la destinazione urbanistica degli immobili tutelati ai sensi del D.lgs. 42/04, indirizzando la puntuale tutela monumentale verso meccanismi di salvaguardia dove oltre alla necessaria conservazione trovi spazio l’innovazione. Inoltre, si punterà all’ introduzione di misure per l’edilizia convenzionata e per ampliare il grado di inclusione sociale delle persone disabili, con la cosiddetta progettazione universale.

L’ipotesi è quella di prevedere: premialità a coloro che decidono di costruire residenze convenzionate, anche con il recupero di edifici esistenti non più utilizzati; incentivi (economici e volumetrici), semplificazioni e correttivi che rendano più agevole l’attuazione degli interventi da parte dei cittadini e di tutti gli operatori economici, con il Miglioramento delle prestazioni di Accessibilità negli edifici nuovi ed esistenti.

Un’altra iniziativa sarà la generale revisione delle Norme Tecniche Operative del P.I., finalizzata a migliorare la gestione dello strumento urbanistico, rendendo esplicite alcune definizioni e le relative prescrizioni, auspicando un’univoca applicazione delle norme, anche con riferimento ad indicazioni cartografiche che verranno ulteriormente implementate.

Altre indicazioni importanti arrivano dal PUMS, Piano Urbano della Mobilità Sostenibile del Comune di Treviso è stato approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 19 del 11 aprile 2024.

Si tratta di un piano strategico di lungo periodo (10 anni) e che nasce per soddisfare i bisogni di mobilità delle persone, al fine di migliorare la qualità della vita in città nel medio lungo termine.

Il PUMS interviene su tutte le forme di trasporto, pubbliche e private, passeggeri e merci, motorizzate e non motorizzate, di circolazione e sosta.

Gli elementi che caratterizzano il PUMS sono: l’integrazione delle modalità di trasporto; la fattibilità proponendo azioni effettivamente realizzabili; la partecipazione coinvolgendo la cittadinanza e i portatori di interesse; la sostenibilità in termini sociali, ambientali e economici; la misurazione rilevando quantitativamente le modifiche indotte il monitoraggio continuo degli interventi. La variante sarà l’occasione per un primo allineamento, laddove necessario e con particolare riguardo agli interventi previsti nel breve termine.

(Autore: Redazione Qdpnews.it)
(Foto: Comune di Treviso)

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