“Andremo di fronte alla Corte Costituzionale, perché siamo convinti di avere ragione da vendere”: non ha usato mezzi termini Luca Zaia, Governatore della Regione Veneto, in merito alla questione del Corso di Laurea in Medicina a Treviso, che proseguirà nonostante lo stop da parte del Governo centrale.
L’inizio delle iscrizioni per l’anno accademico 2020-2021 è già segnato, come ribadito dallo stesso Luca Zaia, nel corso del sopralluogo alla Cittadella della Salute, in costruzione a Treviso, tenutosi nella mattinata di ieri, lunedì 27 luglio (qui l’articolo).
“Quello dell’università è un altro bel messaggio e quanto avvenuto insegna come la burocrazia sia un grande nemico“, ha dichiarato Luca Zaia, il quale ha posto l’accento sulla necessità, visto il periodo complesso tuttora in corso e il progredire del sapere tecnologico anche in campo sanitario, di incrementare le iniziative legate al settore della sanità.
In realtà l’idea del corso di laurea a Treviso era stata concepita già prima dell’inizio della pandemia, ma il progetto era finito in consiglio regionale soltanto lo scorso aprile, momento in cui il tema del reclutamento di nuovi medici risultava una questione aperta e soprattutto urgente.
Ben sei anni accademici tutti nel capoluogo di provincia, con 60 studenti per anno, per un totale di 360 futuri medici sui libri nella sede staccata dell’Università di Padova, con cui la Regione Veneto aveva siglato un accordo.
Una prospettiva interessante, considerati i grandi numeri dei neodiplomati che ogni anno si presentano ai test di ingresso per avere la possibilità di indossare un giorno il camice bianco, se non fosse per l’impugnazione da parte del Governo centrale della legge regionale che istituiva proprio a Treviso il nuovo corso di studi.
Azione che aveva creato sconcerto, a partire da Luca Zaia, che da sempre ha dichiarato il proprio dissenso rispetto a quanto deciso da Roma su questo punto, come dei sindaci della Provincia, che nei mesi scorsi hanno sottoscritto un documento, elaborato dal primo cittadino di Montebelluna Marzio Favero, poi inviato al Governo proprio per sostenere il patto siglato tra il Governatore del Veneto e Stefano Merigliano, preside della Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Padova.
Stando alle parole di Zaia, quindi, da settembre Treviso assisterà a un incremento della presenza universitaria in città.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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