Prosecco e denominazioni, CIA Treviso e Veneto: “Si ritorni a un dialogo e a un confronto costruttivi”

Prosegue con nuove prese di posizione la discussione generata dalla diatriba tra i consorzi del Prosecco dopo l’arrivo al Ministero di un nuovo codice di autodeterminazione con la richiesta di togliere l’appellativo di “superiore” fino ad ora a uso esclusivo della Docg.

Sul tema sono intervenuti anche CIA Agricoltori italiani Treviso e CIA Agricoltori Veneto, con i rispettivi presidenti.

“Temi così importanti, come le Denominazioni del Prosecco e l’ipotesi di un consorzio unico, vanno gestiti con estrema cautela, non tanto perché il cambiamento e l’evoluzione spaventano ma perché parliamo un settore che sta trainando l’economica agricola di un’area vasta e che rappresenta l’identità di numerosi territori. Non possiamo pensare che il futuro del sistema Prosecco e delle sue Denominazioni possa essere gestito attraverso una diatriba mediatica – dichiara Salvatore Feletti, presidente CIA Agricoltori Italiani Treviso (a sinistra nella foto) – Solo affrontando la questione attraverso un confronto serio sul futuro, sulle opportunità e sulle criticità, tra le quali la preservazione delle singole identità, sarà possibile trovare un’intesa che tutelerà le denominazioni, i territori e soprattutto le tante aziende, molte delle quali a conduzione famigliare, che hanno contribuito a rendere il Prosecco un’eccellenza e una storia riconosciuta in tutto il mondo”.

“Come CIA Agricoltori Veneto e Treviso invitiamo tutte le parti in campo a ritornare al dialogo e al confronto costruttivi, lasciando da parte personalismi e contrapposizioni dannose per guardare a un futuro migliore, e di crescita, per il settore. – dichiara Gianmichele Passarini, presidente CIA Agricoltori Italiani Veneto – Non possiamo permettere che divisioni e contrasti vadano a ledere il valore costruito con tanto lavoro e impegno alle nostre aziende”.

Oggi, intanto, il Consorzio di tutela della DOC ha comunicato che “si è svolto oggi il CdA del Consorzio di tutela della DOC Prosecco, il quale ha ben inteso come le parole pronunciate dal direttore Luca Giavi siano state utilizzate estrapolandole da un’esposizione più ampia che cercava di spiegare come la menzione “superiore” sia riservata esclusivamente – sulla scorta di quanto stabilito dai relativi disciplinari – alla tipologia spumante delle DOCG “Asolo Prosecco” e “Conegliano Valdobbiadene Prosecco”, senza, in alcun modo, voler intendere l’esclusione della possibilità di utilizzo del termine “superiore” da parte delle due denominazioni, ma il suo corretto utilizzo. Per il resto, il Consiglio di Amministrazione ha ribadito come rimanga auspicabile definire, in modo condiviso, alcuni aspetti della comunicazione delle tre denominazioni, al fine di evitare che, per ragioni diverse, vengano vanificate le azioni di tutela svolte dai Consorzi a favore dei rispettivi sistemi produttivi e dei consumatori”.

(Foto: archivio Qdpnews.it – CIA Veneto).
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