Protezione civile di Treviso, presentato il report delle attività del gruppo comunale. La pandemia ha impegnato i volontari per 4.805 ore

L’importanza della protezione civile non si misura solo con i numeri: il corpo di volontari in servizio nel Comune di Treviso è composto di 76 persone, tutte impiegate sul territorio o in sede per dare risposte puntuali nei casi di emergenza.

Negli ultimi 12 mesi, su 11 mila ore di attività, la gran parte è stata svolta in ambito pandemico (dal supporto nei vax point dell’Ulss 2 al sostegno alla cittadinanza e durante gli eventi): 4.805 ore di sforzo organizzativo e di partecipazione in 114 giorni, sei operatori contemporaneamente sul posto.

Sono state 435 le ore impegnate per le emergenze sul territorio, in gran parte per mettere in sicurezza città e cittadini dopo intensi fenomeni di maltempo. Nel ringraziare il corpo comunale di protezione civile e il coordinatore Riccardo Mastronicola, il sindaco Mario Conte ha lanciato un appello a cittadini, imprese e amici di Treviso: “Hanno dimostrato, soprattutto durante il difficile periodo della pandemia, impegno, professionalità e grande cuore. La Protezione civile ha lavorato in condizioni complicate anche in occasione degli eventi meteorici intensi che hanno colpito il nostro territorio, offrendo un supporto prezioso alle Forze dell’Ordine e ai Vigili del fuoco. Se qualcuno vuole dimostrare gratitudine e sostegno a questi volontari, il mio invito è a donare strumenti che possono essere d’aiuto nella gestione delle emergenze. Contattate la sede. C’è chi ha già donato radio, cucine, attrezzi. Abbiamo una lunga lista nozze, tutto può tornare utile”.

Ora la protezione civile e il Comune stanno aggiornando il Piano di protezione civile, quello da attivare nel caso di emergenze e calamità, in cui sono previste vie di fuga, raggruppamenti, zone sicure e punti critici: non veniva aggiornato dal 2009. Durante l’emergenza maltempo è stato notato che sono sempre meno i fenomeni di allagamenti, mentre aumentano gli interventi per la messa in sicurezza di alberi e piante. 

La protezione civile di Treviso, nata nel 1999, ha 76 volontari, due sono in formazione; dieci operatori sono abilitati all’unità cinofila con cani esperti nelle ricerche in superficie e fra le macerie. I mezzi a disposizione sono dieci e hanno percorso, in 12 mesi, quasi 20 mila chilometri. “Durante l’emergenza Covid eravamo quasi in cento. Quando ci sono momenti così critici le persone sono più propense a mettersi a servizio della città e degli altri – spiega Mastronicola -. C’è un avvicinamento, tutti vogliono dare una mano”. 

Il gruppo è inserito nel settore di Polizia locale di Treviso, guidato dal comandante Andrea Gallo: “Una sinergia che ha permesso di dare immediate risposte alla cittadinanza”.

(Foto: Facebook – Mario Conte).
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