“Ho deciso di lanciare un appello al Governo – dichiara il presidente della Provincia di Treviso Stefano Marcon (nella foto) –, in questa fase di predisposizione della legge di bilancio 2019, per sottolineare l’importanza e l’urgenza di disporre di risorse adeguate per gli interventi di manutenzione di strade e scuole”.
“Ho ricordato che la Provincia di Treviso, il 30 agosto 2018, rispondendo alla richiesta del ministro delle Infrastrutture, ha trasmesso la scheda riepilogativa del monitoraggio dello stato di conservazione e manutenzione delle opere viarie di propria competenza, segnalando come urgenti undici interventi per un fabbisogno finanziario di 60 milioni e 960 mila euro”.
“Ho ricevuto come risposta due note, una del direttore generale del Dipartimento delle Infrastrutture, il 3 ottobre, e la seconda del 15 ottobre 2018, del Provveditore interregionale per le opere pubbliche, che sostanzialmente affermano che il ministero svolge attività tecnico-amministrativa solo sulle strade di competenza statale in gestione Anas e che la Provincia deve occuparsi delle strade e dei ponti di sua competenza, con le risorse che ha a disposizione”.
“Tradotto: grazie per il lavoro di monitoraggio che avete fatto, adesso arrangiatevi a mettere a posto le vostre strade e i vostri ponti”.
“Mi chiedo – continua Marcon – se sia stato necessario un monitoraggio, in tempi rapidissimi, cui abbiamo puntualmente ottemperato, per ottenere dai dirigenti ministeriali un richiamo alle nostre responsabilità di amministratori pubblici e mi chiedo, ancora una volta, come pensano i tecnici ministeriali che la Provincia possa, con i pochi fondi destinati, garantire la sicurezza per i cittadini sugli oltre 1.200 chilometri di strade e sui 300 ponti di competenza, ed assicurare anche gli interventi straordinari di consolidamento segnalati come prioritari”.
“Ad oggi è stato assegnato alla Provincia di Treviso, per il periodo 2019 – 2023, l’importo annuo di 3 milioni 561 mila euro, a fronte di oltre 1.200 chilometri di strade e di 300 ponti di competenza, con elevato fabbisogno manutentivo, che rende evidentemente insufficienti le risorse disponibili”.
“Sento il dovere e l’urgenza di segnalare la profonda difficoltà nella quale ci si trova ad operare, per il fortissimo ed insostenibile impatto sulle disponibilità di bilancio che le manovre finanziarie 2015-2016 hanno determinato; fino ad oggi è stato possibile amministrare soltanto raschiando gli avanzi liberi, destinati e vincolati, che le Province hanno utilizzato, esaurendoli, in via straordinaria per la chiusura dei bilanci, così di fatto escludendo sostanzialmente le Province dagli effetti positivi delle sentenze della Corte Costituzionale sull’utilizzo degli avanzi di amministrazione e della Circolare 25 del 3 ottobre 2018 della Ragioneria generale dello Stato”.
“Emergono adesso, in tutta la loro gravità, criticità ed emergenze sulla manutenzione degli edifici scolastici, ordinaria e straordinaria, a partire dall’adeguamento alle norme antincendio o alla acquisizione dei certificati di agibilità statico/sismica; senza contare che per la viabilità provinciale è stata introdotta, con la previsione del reato di omicidio stradale, anche la responsabilità colposa a carico dei responsabili della manutenzione e costruzione delle strade”.
“Ci si potrebbe trovare, pertanto, nella paradossale situazione di cittadini privati di servizi fondamentali per la loro vita, quali la sicurezza dei trasporti e la sicurezza nelle scuole, e di funzionari e dirigenti che, loro malgrado, potrebbero essere chiamati a rispondere di reati molto gravi, quali a mero titolo di esempio quelli previsti dal codice penale, per prevenire disastri colposi, o dalla normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro”.
“Ho colto un importante segnale esaminando con attenzione e piena condivisione gli obiettivi della politica di bilancio, contenuti nella nota di aggiornamento del DEF 2018, recentemente approvata, allorché individua come strategici:
a) Il rilancio degli investimenti pubblici attraverso un incremento delle risorse finanziarie, il rafforzamento delle capacità tecniche delle amministrazioni centrali e locali nella fase di progettazione e valutazione dei progetti, nonché una maggiore efficienza dei processi decisionali a tutti i livelli della Pubblica amministrazione, modifiche al Codice degli appalti e standardizzazione dei contratti di partenariato pubblico-privato;
b) Un programma di manutenzione straordinaria della rete viaria e di collegamenti italiana.
“Non servono quindi richiami alle responsabilità dei pubblici amministratori – conclude Marcon – ne siamo tutti pienamente consapevoli, da quando, da sindaci, ci siamo assunti l’onere di guidare anche le Province, in una lunghissima e mortificante fase di transizione, che avrebbe dovuto interrompersi dopo il referendum costituzionale del 2016; così non è stato finora; le attuali iniziative legislative per il ripristino della legalità costituzionale ci confortano e attendiamo una riforma ordinamentale che ci consenta di poter erogare servizi efficienti ai nostri cittadini”.
“Auspico dunque una svolta decisiva nei contenuti della Legge di Bilancio 2019, in corso di stesura e approvazione, per superare la situazione di estrema difficoltà organizzativa e finanziaria vissuta negli ultimi cinque anni, con gravissime ricadute negative sullo stato di manutenzione di strade ed edifici scolastici”.
(Fonte e foto: Provincia di Treviso).
#Qdpnews.it