“Puliamo il mondo per un clima di pace”, storica campagna di Legambiente, si è svolta oggi domenica 29 settembre anche nella Marca.
Il circolo di Treviso del cigno verde ha infatti richiamato 65 persone, tra i 3 e gli 82 anni, per la passeggiata ecologica lungo il medio corso del Piave.
In sole tre ore sono stati raccolti 23 sacchi pieni di rifiuti di ogni genere.
L’iniziativa, che si è conclusa con un pasto vegano condiviso, ha visto la partecipazione dell’associazione “Mano nella mano” di Spresiano e del “Comitato contro la guerra” di Treviso.
Diversamente dalle scorse edizioni del 2023 che hanno visto Legambiente Treviso condurre passeggiate ecologiche in aree urbane a Spresiano e nei quartieri trevigiani di San Zeno e San Paolo, l’iniziativa torna quest’anno a svolgersi lungo il fiume Piave che, nonostante sia un luogo di grande pregio naturalistico, non è immune dall’abbandono selvaggio di rifiuti, proprio come le strade, i marciapiedi e i giardini delle nostre città.
La volenterosa carovana umana, guidata da narratori esperti del circolo trevigiano legambientino, ha potuto toccare con mano la situazione del fiume, importante corridoio ecologico e fornitore di servizi ecosistemici utili a tutti gli esseri viventi del territorio, esseri umani compresi.
Tra i rifiuti più gettonati i mozziconi di sigaretta, tappi di bottiglia e residui plastici trasformati in microcomponenti; ma sono stati trovati anche la batteria di un camion, una rete da cantiere, cavi elettrici, pile e farmaci.
“Ogni edizione di ‘Puliamo il mondo per un clima di pace’ – spiega Fabio Tullio, presidente del circolo Legambiente Treviso – fa toccare con mano alla cittadinanza quanto anche nella Marca, nonostante gli ottimi risultati nella raccolta differenziata, il tema dei rifiuti sia aperto e quanto lavoro di sensibilizzazione ci sia ancora da fare. Ma l’iniziativa vuole andare anche oltre, spiegando la differenza tra quanti rifiuti sono differenziati e quanti siano effettivamente riciclati, portando l’attenzione sul nostro stile di vita quotidiano e sul nostro modo di consumare”.
“Ogni nostra azione è importante – continua -, perché è tutto collegato. Camminare lungo i fiumi, come in questo caso la Piave, ce lo fa capire molto bene, osservando aree di pregio naturalistico messe a dura prova da incuria e impatto antropico, come le escavazioni di ghiaia in alveo e gli allevamenti intensivi. Il bacino della Piave ci riporta a Treviso e al suo sistema di risorgive: anche per questo l’iniziativa trevigiana si svolge ogni anno a Spresiano e a Treviso, le due anime del circolo di Treviso, assieme all’operato del circolo Piavenire di Maserada”.
(Autore: Redazione Qdpnews.it)
(Foto: Legambiente Treviso)
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