Lunedì 5 agosto la chiesa di San Francesco d’Assisi, a Matera, ha ospitato il “Concerto per Matera”: un’occasione unica dove si è celebrato un connubio musicale di ampio respiro che ha visto esibirsi Emanuele Bastanzetti, violinista solista di Vittorio Veneto, insieme ai professori del San Carlo di Napoli, diretti dal maestro Pasquale Menchise, e ai musicisti Fabrizio Falasca, al violino, e Pierluigi Sanarica, al violoncello.
L’evento, seguito in diretta da Qdpnews.it e organizzato all’interno del programma di manifestazioni per l’anno di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, è stato fortemente voluto da “Home Cucine”, l’azienda cisonese leader nel settore della produzione di cucine dal design sofisticato, dove ricerca, tecnologia, ambiente e qualità del prodotto e del processo si fondono insieme con risultati di assoluta unicità. Da sempre la famiglia del titolare della famosa azienda di Cison di Valmarino, Agostino Mirsayev, ha creduto nell’importanza di investire in cultura, prezioso strumento capace di aprire la strada alla valorizzazione anche delle eccellenze economiche e imprenditoriali italiane.
Il programma della serata è iniziato con il “Concerto per 2 violini e violoncello in Re minore” di Antonio Vivaldi, per proseguire con Johann Sebastian Bach, “Concerto per 2 violini in Re minore”, e con la “Primavera in Mi maggiore” di Antonio Vivaldi. La serata si è conclusa con il “Carnevale di Venezia” di Niccolò Paganini, dove il giovane vittoriese Emanuele Bastanzetti ha dato il meglio di sé emozionando una chiesa gremita che, al termine dell’esibizione, è letteralmente “esplosa” in un applauso scrosciante. Non sono mancate le reazioni di chi, conoscendo il vissuto personale del musicista e riflettendo sul fatto che, grazie alla sua arte, Bastanzetti sta calcando palchi di grande prestigio, si è commosso per i risultati raggiunti nonostante la giovane età.
Al termine del concerto, impreziosito dal talento e dalla professionalità internazionale dei professori del San Carlo di Napoli, gli artisti si sono diretti in un ristorante tipico della Città dei Sassi, dove hanno potuto gustare alcuni piatti della cucina di Matera in un’atmosfera conviviale, nella quale persone da diverse regioni d’Italia si sono confrontate sulle bellezze artistiche e culturali dello “Stivale”.
La Matera notturna, dove le tipiche abitazioni ricavate nella roccia paiono ferme alla “notte dei tempi”, ha ricordato ai presenti il classico paesaggio del presepe, in cui ogni particolare non può essere il frutto del caso, ma opera del tocco sapiente di chi ha costruito la storia di una città che, nel 2019, l’Europa ha eletto simbolo della sua cultura.
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(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it ® Riproduzione riservata).
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