La provincia di Treviso si riconferma anche quest’anno ai primi posti della classifica sulla qualità della vita delle province italiane pubblicata da Italia Oggi in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma. La Marca trevigiana è al 16esimo posto assoluto, seconda provincia veneta dopo Verona.
Tra gli indicatori che hanno permesso questa performance si segnalano: affari e lavoro (nono posto assoluto e primo in Veneto), sicurezza (terzo assoluto), sicurezza sociale (undicesimo assoluto), popolazione (sesti assoluti). Primo posto assoluto per la raccolta dei rifiuti solidi urbani nei capoluoghi.
Fra i risultati migliori, per Treviso, il primato nella raccolta differenziata (87,8%) e le ottime performance in ambito di metri di piste ciclabili ogni 100 abitanti (ben 23,5, con 121,8 km totali contro i 60,9 del 2021), alberi ogni 100 abitanti in aree di proprietà pubblica (44 contro i 24 del 2021). Treviso ha guadagnato tre posizioni rispetto al 2021 (nono posto). Nel 2020 il capoluogo della Marca aveva raggiunto l’undicesimo posto, nel 2019 il settimo.
“Un ottimo risultato che premia la bontà delle politiche in ambito ambientale, con importanti segnali che riguardano il verde e la mobilità sostenibile – le parole del sindaco Mario Conte. – Ci sono aspetti su cui bisogna ancora lavorare e che rappresentano le priorità dei prossimi anni, dalla qualità dell’aria alla depurazione delle acque reflue, anche se in questo senso si sta già facendo molto. Abbiamo sempre pensato che i temi ambientali non debbano essere una mera battaglia ideologica bensì un percorso fatto di opere concrete: stiamo lavorando sulla nuova rete fognaria (siamo partiti dal 33% di cittadini allacciati per arrivare al 60%) così come sulla riqualificazione della rete idrica. Inoltre, il bando caldaie ha permesso di sostituire circa 280 impianti obsoleti e stiamo operando sulla messa in sicurezza dei percorsi per favorire la mobilità alternativa alle auto. Queste per noi sono le politiche che possono dare beneficio alla collettività e che poi si traducono in buone pratiche riconosciute a livello nazionale”.
“Essere tra le prime venti province italiane per qualità della vita nell’indagine condotta da Italia Oggi è davvero una grande soddisfazione – commenta Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso –, un risultato che premia sicuramente il grande lavoro fatto negli ultimi anni, specie nel difficile periodo della pandemia e post pandemia. Un risultato che però va condiviso con tutti gli attori del territorio: i Comuni, le categorie, le Forze dell’ordine, il mondo sanitario, il mondo del terzo settore… Se siamo ancora al top della qualità della vita lo dobbiamo a chi ogni giorno si impegna per tenere alta la qualità del vivere, dalla tutela dell’ambiente alla salute, dalla sicurezza alla cultura, dall’attività produttiva al volontariato”.
“Le Istituzioni possono e devono fare la loro parte. Sappiamo bene che queste classifiche vanno prese con le pinze, ma quando gli indicatori ci dicono che siamo prima provincia in Veneto per affari e lavori, sul podio nazionale per la sicurezza e tra le prime per la sicurezza sociale, sono dati tangibili di una provincia dove tutte le cittadine e tutti i cittadini concorrono a creare il benessere collettivo. Ancora una volta siamo primi assoluti nella raccolta rifiuti, dato confermato proprio oggi anche nella classifica 2022 sull’ecosistema urbano pubblicata dal Sole 24 Ore in collaborazione con Legambiente e Ambiente Italia per la gestione dei rifiuti nei capoluoghi di provincia, che premia Treviso al primo posto assoluto” conclude.
Soddisfazione anche per la provincia di Belluno che si piazza in 24esima posizione (sul podio ci sono Trento, Bolzano e Bologna), guadagnando ben 17 posti rispetto alla graduatoria 2021. Benissimo le sottocategorie di “Affari e lavoro” (12° posto), “Reati e sicurezza” (13° posto) e “Tempo libero” (16° posto). In sofferenza il criterio relativo alla “Popolazione” (74° posto).
“In provincia di Belluno si vive bene, c’è lavoro e la qualità di vita creata dall’ambiente circostante è elevata. Lo sappiamo al di là delle classifiche annuali. Dobbiamo condividere questa consapevolezza perché altri vengano ad abitare nelle nostre Dolomiti bellunesi. Lo spopolamento della montagna si contrasta anche così” afferma il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin.
“La provincia di Belluno ha dei punti di forza che sono dati dalle piccole dimensioni dei nostri centri urbani, come la sicurezza, e altri che sono frutto delle capacità produttive del territorio e dell’abnegazione per il lavoro dei bellunesi, come il reddito e la ricchezza – prosegue Padrin -. D’altra parte, c’è il problema dello spopolamento delle terre alte che continua ad avanzare. È per questo che dobbiamo cogliere quanto di buono questo genere di classifiche ci mostra, nella consapevolezza che nessuna graduatoria è in grado di fissare un vero perimetro di qualità della vita. Ricordo sempre che anche Napoleone uscì dall’accademia militare come quarantaduesimo classificato su cinquantotto allievi. Ma nessuno si ricorda degli ufficiali che secondo la graduatoria erano più bravi di lui. Semmai dovremmo essere bravi a raccontare quanto bene si vive a Belluno, per attrarre persone da fuori. Le aziende che faticano a trovare professionisti e lavoratori hanno bisogno anche di questo”.
“Quanto alla qualità dell’ambiente, rilevo con piacere che la graduatoria del Sole 24 Ore ha rimesso la città di Belluno sul podio, al terzo posto – conclude il presidente Padrin -. Una bella certificazione, che dimostra la cura e il senso ambientale dei bellunesi, ma anche la capacità degli enti locali. Come detto, le graduatorie più che costituire dei premi o dei capi d’imputazione devono renderci consapevoli del valore del nostro territorio”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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