E’ stato convalidato il fermo di indiziato di delitto per furto aggravato in abitazione operato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Treviso, che domenica scorsa avevano bloccato un 23enne di nazionalità albanese che si stava imbarcando dall’Aeroporto “Canova” di Treviso per Bruxelles, tappa intermedia con destinazione finale Tirana, itinerario forse scelto per eludere o in qualche modo ostacolare i controlli in area Schengen.
Il giovane è ritenuto gravemente indiziato di aver commesso un furto in un’abitazione privata di un piccolo Comune alle porte del Capoluogo della Marca, dove nella prima mattina dello scorso 23 novembre uno o più ignoti, in assenza dei proprietari, si erano introdotti, previa effrazione della finestra di una camera da letto, e, mediante flessibile, avevano forzato una cassaforte asportando alcune decine di migliaia di euro e numerosi monili di varie tipologie per un valore complessivo di circa 5 mila euro.
Una parente dei proprietari di casa, che abita in un appartamento attiguo a quello derubato, uditi i rumori sospetti aveva raggiunto l’abitazione in questione, costringendo i malfattori a una rocambolesca fuga con il cospicuo bottino raccolto.
I primi riscontri dei militari dell’Arma acquisiti sul posto e le testimonianze raccolte hanno consentito di risalire al giovane albanese, privo di fissa dimora e già gravato da un decreto di espulsione dal territorio nazionale emesso dalla Questura di Bologna e da una serie di precedenti di polizia per reati contro la persona e il patrimonio, in prevalenza proprio furti in abitazione commessi nel nord Italia, quale presunto autore del furto.
Ulteriori indagini sono in corso, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Treviso, per individuare possibili correi e fiancheggiatori del fermato, che attualmente si trova nella Casa circondariale di Treviso.
(Foto: Carabinieri).
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