Redjep Redjepov, 23 anni, del bar “Signore & Signori” e la ventiduenne Emma Vento, del Caffè Vergnano di Piazza San Leonardo, sono i vincitori della quattordicesima edizione del “Gran Premio dei Camerieri in Treviso”, organizzato domenica 1° maggio dalla Congrega per il recupero delle tradizioni trevisane.
La competizione rievoca la folcloristica corsa dei camerieri che negli anni Cinquanta si svolgeva a Treviso lungo il percorso Piazza dei Signori – stazione ferroviaria, come ricorda l’architetto Giorgio Fantin, “anima” della Congrega.
Il circuito della versione moderna, invece, parte dalla piazzetta del Battistero del Duomo, tocca via Cornarotta, Piazza San Vito, Piazza dei Signori, via Martiri della Libertà, Calmaggiore, i Buranelli, Piazza Rinaldi, Ponte San Francesco e la Pescheria per giungere al traguardo di Piazza San Parisio.
A dare il via è stato il sindaco Mario Conte, che ha ricordato l’importanza di tenere viva una tradizione che unisce il passato e il presente di Treviso. Il “Gran Premio” del 2022 ha visto la partecipazione di sedici camerieri e cameriere (8 donne e 8 uomini) di ogni età e provenienza.
Tra tutti i concorrenti ha spiccato la partecipazione straordinaria di un fuoriclasse: Giacomo Benvegnù, 80 anni, per tutti Giacomino da oltre cinquant’anni “patron” dell’Incontro di Porta Altinia, che ha accolto l’invito dell’amico Giorgio Fantin soprattutto per dare uno sprone ai camerieri dell’ultima generazione.
Alla fine Giacomino Benvegnù è stato il vincitore morale, tra le ovazioni del pubblico, per la gagliardia e la signorile simpatia con cui ha affrontato il circuito di gara reggendo il vassoio caricato con una tazzina di caffè, una bottiglietta di birra e un “goto” di vino rosso.
“Mi sono divertito molto”, ha commenttato una volta tagliato il traguardo, qualche minuto dopo i camerieri più giovani, “A questi ragazzi dico di lavorare con tanta passione, anche il sabato e la domenica, perchè fa parte della nostra professione. La corsa dei camerieri deve proprio trasmettere il sorriso e l’entusiasmo per questo lavoro”.
A rappresentare la “vecchia guardia” dei camerieri trevigiani c’era anche Michele Regazzon, per vent’anni al Biffi sotto la Loggia dei Trecento.
Salutati da applausi e cori di incoraggiamento dei tanti trevigiani venuti a godersi una mattinata di sole in centro città, i “podisti” (in camicia bianca e grembiule nero d’ordinanza) hanno dovuto dimostrare non solo di avere buone gambe, ma anche di essere molto abili nel tenere in equilibrio il vassoio, senza rovesciare i liquidi trasportati (pena la squalifica).
Impresa ben riuscita al giovane Redjep, che cinque anni fa ha lasciato la Macedonia (dove si è laureato in economia e finanza) per cercare lavoro in Italia. Il cameriere del bar caffetteria di Piazza dei Signori ha vinto la categoria uomini, davanti al collega Claudio Martini, 32 anni, anche lui dipendente del “Signore & Signori”, mentre al terzo posto si è piazzato Jacopo Trevisson del “Good Devil” di Varago di Maserada.
Nella categoria donne al primo posto si è piazzata Emma Vento, trevigiana ed ex studendessa del liceo linguistico; il secondo e terzo posto è andato a due cameriere del Sunrise Cafè di Feltre, Barbara Stefanolli e Maila Malagò, premiate anche con la coppa riservata ai concorrenti giunti da più lontano.
Tutti i vincitori hanno ricevuto dei premi in denaro, delle magnum e trofei in vetro di Sandro Barbieri. La giuria è stata coordinata da Andrea Cartapatti, manager di grandi alberghi.
La Congrega per il recupero delle tradizione ha organizzato la corsa con il contributo del sindacato Spi Cgil e Filcams Cgil, che ieri ha Treviso ha allestito il concerto per la Festa del Lavoro in Piazza Borsa con i Radiofiera.
“Questa corsa nasce con lo spirito di ricordarci che i camerieri sono lavoratori come gli altri anche in queste giornate”, ha detto Alberto Irone segretario della Filcams, nel corso della premiazione, “In questi mesi abbiamo assistito a una discussione pubblica che si è aperta nel settore, con la ricerca da parte di tantissime aziende di personale qualificato e con esperienza, perchè proprio nel settore del turismo, ristorazione e alberghi c’è più bisogno di manodopera. Su questo punto come sindacato diciamo due cose: auspichiamo che i contratti nazionali vengano rinnovati e che ai lavoratori del turismo vengano garantite paghe più alte e diritti migliori, come negli altri settori. Quindi anche oggi, 1° Maggio, vista questa bella iniziativa ci teniamo a sottolinearlo. Se non si trova personale molto spesso è perchè vengono offerte paghe inadeguate e orari che non sono consoni, rispetto alla legge e ai contratti collettivi nazionali. Se vogliamo ripartire, dopo due anni di pandemia che colpito tantissimo la ristorazione, dobbiamo farlo nel garantire un lavoro dignitoso e salari più alti”.
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