Riconsegnata alla famiglia l’onorificenza di Cavaliere di Vittorio Veneto a un “Ragazzo del ’99”

L’onorificenza riconsegnata

Questa mattina in municipio il sindaco Francesco Soligo e il presidente dell’ISRAA Mauro Michielon hanno consegnato alla signora Bianca Schiavon il documento di onorificenza di Cavaliere dell’Ordine di Vittorio Veneto di suo nonno, Albino Schiavon, uno dei leggendari ragazzi del ’99.

Si tratta dei coscritti di leva italiani che, nel 1917, al compimento dei diciotto anni, furono mandati in prima linea sui campi di battaglia della prima Guerra mondiale. Dopo la rotta di Caporetto, l’apporto di queste reclute, in particolare per la tenuta del fronte lungo il Piave e la successiva controffensiva, fu decisivo per l’esito del conflitto.

Il documento con cui viene concessa l’onorificenza è stato ritrovato casualmente dal presidente Michielon mentre riordinava alcune stampe ritrovate nel piano interrato della RSA Casa Albergo Salce a Treviso, durante dei lavori di manutenzione. Tra questi, gli è capitata tra le mani sia l’onorificenza sopracitata sia la lettera del Ministero della Guerra datata 11 aprile 1931 che autorizzava Albino Schiavon a fregiarsi dello speciale distintivo d’onore per i Mutilati di guerra (aveva perso in battaglia parte di un piede).

Michielon ha ritenuto doveroso restituire tale onorificenza ai legittimi proprietari, ovvero i parenti di Albino Schiavon, in modo da non dimenticare il dramma e le devastazioni vissute dalla popolazione durante la Grande Guerra. Grazie alla collaborazione del Museo della Battaglia di Vittorio Veneto e dell’anagrafe del Comune di Treviso, Michielon è riuscito a scoprire che un figlio di Albino Schiavon si era trasferito da Treviso a Villorba. Ha contattato quindi il sindaco di Villorba, Francesco Soligo che, con grande celerità, ha rintracciato il figlio, Angelo Schiavon, 93 anni, e la nipote Bianca.

Nato 28 ottobre 1899 a Porcellengo di Paese, Albino Schiavon fu arruolato nel 1917 nella Fanteria dell’Esercito Italiano e prestò servizio sulla linea di difesa lungo il Piave. Ebbe, dopo la guerra, quattro figli. Due di essi, Bertilla e Ivano, ora deceduti, erano stati ospiti alla RSA Casa Albergo Salce di Treviso. Si presume che abbiano portato con loro in struttura i propri oggetti personali, tra cui le onorificenze del loro padre Albino. Questo il motivo per cui i documenti sono stati trovati nell’interrato della RSA. Un altro figlio di Albino, Angelo Schiavon, di 93 anni, vive a Villorba ed è il padre di Bianca Schiavon, alla quale oggi è stato riconsegnata l’onorificenza.

L’altro documento d’epoca ritrovato

“La riconsegna alla famiglia di questa onorificenza ha un alto valore simbolico in quanto permette di ricordare a tutti che la pace di cui ora godiamo è stata il frutto del sacrificio di milioni di persone, un sacrificio che non può e non deve essere mai dimenticato” ha detto Michielon.

“Siamo estremamente soddisfatti di aver restituito l’onorificenza alla famiglia di Albino Schiavon – aggiunge Soligo –: un atto dovuto a memoria di tutti i valorosi ragazzi del ’99, che hanno dato la vita per dare un futuro alla nostra nazione”.

(Foto: Comune di Villorba)
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