Nell’àmbito dell’intensificazione del contrasto all’immigrazione irregolare, il Questore di Treviso Alessandra Simone ha disposto mirati servizi straordinari di prevenzione e controllo del territorio, all’esito dei quali la Polizia di Stato ha rimpatriato quattro stranieri irregolari sul territorio nazionale.
Il primo è un cittadino albanese classe 1983, entrato per la prima volta in Italia nel 2005. Pochi mesi dopo il suo ingresso nel territorio nazionale, secondo quanto ricostruito dalla Polizia, lo straniero era stato coinvolto – in provincia di Cuneo – in una violenta rissa con l’utilizzo di armi da fuoco, fatti che gli erano costati una condanna a tre anni di reclusione. Evaso dagli arresti domiciliari, il quarantatreenne aveva lasciato il Paese e per più di 15 anni aveva fatto perdere le proprie tracce.
Rientrato in Italia per turismo a fine gennaio, l’uomo è stato controllato e arrestato dalla Polizia di Frontiera in servizio all’aeroporto “Canova” di Treviso poiché a suo carico pendeva un ordine di carcerazione emesso dall’Autorità giudiziaria per pregressi criminali.
Il quarantatreenne, dopo la scarcerazione, è stato infine preso in carico dai poliziotti dell’Ufficio Immigrazione e, nei suoi confronti, il Questore di Treviso ha disposto l’accompagnamento coattivo alla frontiera, eseguito dall’aeroporto di Bergamo Orio al Serio, imbarcando lo straniero su un volo con destinazione Tirana.
Gli altri provvedimenti di espulsione, eseguiti dalla Polizia di Stato con accompagnamento coattivo alla frontiera, sono quelli di un cittadino tunisino classe 1990, imbarcato dall’aeroporto di Roma Fiumicino su un volo con destinazione Cartagine, di un cittadino moldavo classe 1989, imbarcato dall’aeroporto di Venezia Marco Polo su un aereo per Chişinău e, infine, di un cittadino marocchino classe 1989 imbarcato dal “Marconi” di Bologna con destinazione Casablanca.
La Polizia di Stato continuerà a imprimere il massimo impulso alla propria attività di prevenzione e controllo del territorio finalizzata a rimpatriare stranieri irregolari e non integrati nel tessuto sociale.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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