E’ stata rimpatriata in Italia la salma di Maurizio Baratto, il cuoco trevigiano di 61 anni deceduto mercoledì 23 novembre, probabilmente colpito da un infarto, mentre si trovava in vacanza a Marsa Alam, località turistica egiziana sul Mar Rosso. Sono occorsi nove giorni per espletare tutte le procedure, seguite dalle figlie Olga e Ada.
La data dei funerali è stata fissata per martedì 6 dicembre alle 10.30, nella chiesa di San Lazzaro, la parrocchia di Treviso dove la famiglia Baratto risiede in via Lega Lombarda, nella zona Ghirada.
Maurizio Baratto, diplomato all’Alberghiero di Falcade, era molto noto per la sua attività di ristorazione per eventi e meeting, portata avanti con l’azienda “CocosCatering” di Dosson di Casier, a cui collaborava anche la sorella Iolanda, cuoca molto attiva nell’ambito della Federazione Cuochi. Insieme con il fratello ha gestito per cinque anni il Circolo unificato dell’Esercito, all’ex distretto militare di Treviso. “Padre amorevole, figlio premuroso, fratello esemplare, amico generoso e fidato” è così che la famiglia ha voluto ricordare il proprio congiunto, nel dare l’annuncio delle esequie.
L’imprenditore doveva trascorrere una settimana di relax in Egitto, una pausa tra i oi molti impegni di lavoro. Era arrivato da solo a Marsa Alam sabato 19 novembre. Secondo quanto appurato dall’ambasciata italiana a El Cairo, il turista trevigiano si è sentito male mentre si trovava in spiaggia; è stato soccorso da un’ambulanza chiamata dalla direzione del villaggio e trasportato nel più vicino ospedale, dove è giunto già privo di vita.
Maurizio Baratto era nonno di tre nipoti Lorenzo, Maddalena e Matteo, che lo piangono insieme alle figlie Olga e Ada, alla moglie Maria Cristina, alla mamma Marisa, ai fratelli Gianantonio, Paola, Silvia e Iolanda, oltre ai cognati, ai nipoti e ai tanti amici.
La famiglia chiede che per ricordare Maurizio venga sostenuta, con delle offerte, l’associazione AMU – Azione per un mondo unito onlus.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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