Sono stati individuati in pochissime ore i responsabili dell’abbandono dei sacchi dell’immondizia in via Roma, nelle vicinanze della stazione delle corriere di Treviso, identificati dagli agenti del Nucleo Antidegrado grazie all’esame delle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona.
I rifiuti abbandonati sono stati subito ispezionati da Contarina e dagli agenti del Comando.
“La zona è stata ripulita nel più breve tempo possibile – spiega il comandante della Polizia Locale di Treviso, Andrea Gallo. – C’è però un aspetto che spesso non viene considerato: le procedure di rimozione dei rifiuti abbandonati sono cambiate per cui, quando si parla di reati, le indagini vanno svolte in loco anche sugli stessi sacchi. Se questi vengono rimossi subito le tracce potrebbero essere compromesse”.
La risposta fornita ai commercianti che si lamentavano per la presenza dei sacchi abbandonati è stata pressoché immediata ma il caso vuole che tra i responsabili ci sia anche il titolare di un locale gestito da cittadini extracomunitari che opera proprio in via Roma, oltre ad alcuni residenti nell’edificio che si affaccia sulla via.
“Stante la gravità del comportamento del gestore – prosegue Gallo – non possiamo escludere che si possa valutare anche un provvedimento accessorio di chiusura dell’attività per un determinato periodo, considerato che il titolare ha causato una situazione di degrado sull’area, testimoniata peraltro dalla reazione degli stessi commercianti di via Roma”.
Tutti i responsabili saranno convocati in Comando nei prossimi giorni e saranno deferiti all’autorità giudiziaria per abbandono di rifiuti in area pubblica, reato che prevede sanzioni penali da 1.000 a 10.000 euro.
“Ringrazio la Polizia Locale per avere individuato i responsabili di questo atto di eco-vandalismo che fra l’altro costituisce anche una fattispecie di reato – le parole del sindaco Mario Conte. – Se Treviso è una città pulita è grazie allo sforzo quotidiano dei cittadini e alla collaborazione con le istituzioni. Riteniamo sia opportuno il massimo rigore affinché i responsabili capiscano che tali condotte non sono tollerate e rappresentano un danno per l’intera comunità”.
(Foto: Comune di Treviso).
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