“Rimodulate” le tariffe dell’imposta di soggiorno. Conte: “La città non è più tappa ma destinazione, servono servizi adeguati”

Uno scorcio di Treviso

La Giunta Conte ha approvato le nuove tariffe dell’imposta di soggiorno che viene applicata a chi pernotta nelle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere della Città.

L’adeguamento delle tariffe è stato approvato per le annualità 2023, 2024 e 2025 e vuole contribuire a sostenere i servizi locali per residenti e non residenti nell’ottica nella nuova dimensione turistica assunta dalla Città negli ultimi anni.

“Vogliamo continuare a garantire un adeguato livello dei servizi ai cittadini che visitano la nostra città – afferma il sindaco Mario Conte -. Il turismo in città sta crescendo costantemente grazie a una fitta rete di festival nazionali e internazionali, alla programmazione culturale delle mostre e delle manifestazioni, lo sport, alla visibilità ottenuta grazie ai riconoscimenti nell’àmbito della sostenibilità ambientale e al suo essere la naturale porta d’ingresso alle eccellenze paesaggistiche della Marca, oltreché per il cicloturismo. Tutti questi fattori hanno trasformato la nostra realtà da tappa a destinazione. L’adeguamento dell’imposta di soggiorno è un passaggio importante che ci permette di garantire servizi sempre più efficienti per una città accogliente e a misura di viaggiatore”.

“Treviso sta vedendo un notevole incremento della sua attrattività turistica – afferma l’assessore al Bilancio Riccardo Barbisan -. L’incasso dell’ultimo trimestre luglio-settembre è stato oltre le previsioni, a riprova del fatto che anche in estate, oltre ai ponti di primavera e al Natale, Treviso viene ampiamente considerata dai viaggiatori. Con questa rimodulazione, concordata con le associazioni di categoria, si vuole dare un ulteriore slancio all’offerta per i visitatori, garantendo loro una città sempre più accessibile e fruibile”.

La giunta comunale ha dunque deliberato la tariffa di 2 euro per gli alberghi a 1 stella e 2 stelle, 2,50 euro per gli alberghi a 3 stelle e 3 stelle superior, 3 euro per i 4 stelle, 4 stelle superior, 4 euro per i 5 stelle e 5 stelle superior. Per le strutture ricettive complementari – alloggi turistici, case vacanze, unità abitative ammobiliate ad uso turistico, B&B – l’imposta ammonterà a 2 euro (2 leoni alati), 2,50 (3 leoni alati), 3 euro (4 leoni alati), 4 euro (5 leoni alati e locazioni turistiche). Fissata a 2 euro anche l’imposta di soggiorno per gli agriturismi (1 e 2 girasoli), fino a 2,5, 3 e 4 euro rispettivamente per le strutture con classificazione 3, 4 o 5 girasoli.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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