Rischio fallimento per migliaia di imprese. Baratto: “500 miliardi di patrimonio immobiliare pubblico a garanzia”

Il nuovo decreto “Cura Italia” prevede diverse misure a sostegno di imprese e famiglie con risorse mobilitate quantificabili in 25 miliardi di euro.

Il provvedimento varato dal Governo guidato dal premier Giuseppe Conte, tuttavia, non convince il deputato trevigiano di Forza Italia Raffaele Baratto, membro della commissione finanze.

“In questi giorni ricevo telefonate di molti colleghi imprenditori – spiega Baratto – Sono disperati, gli ordini sono azzerati, le esportazioni ferme e chi ha del magazzino non riesce a vendere. Siamo in una situazione mai vista. Le risorse appena stanziate basteranno sì e no per un mese e il sistema produttivo è completamente fermo e non ripartirà a breve”.

“Non si può pensare di risolvere tutto con il credito di imposta – prosegue -, qui non stiamo parlando di un semplice calo di fatturato ma di un suo totale azzeramento, di questo passo le aziende non avranno i soldi per pagare nemmeno la carta igienica. In questa prospettiva il credito d’imposta è un palliativo, necessario ma un palliativo. Bene l’ampliamento del Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese, ma cinque miliardi basteranno per tamponare l’emorragia”.

“Ora che si è messo mano alle scadenze più urgenti e si è dato quantomeno respiro con un provvedimento ponte – aggiunge l’onorevole Baratto – serve agire subito per mettere a punto un gigantesco piano di rilancio dell’economia sul quale far convergere tutte le forze politiche. Se siamo uniti in Italia, in Europa il nostro peso sarà diverso”.

Nella visione del deputato originario di Pederobba, il piano passerebbe per due passaggi fondamentali: la sospensione dei vincoli europei, con un’azione coordinata tra le istituzioni dei vari Paesi a tutela dei mercati, e l’uso di Cassa depositi e prestiti come veicolo per un grande piano di sostegno alle imprese mettendo a garanzia i quasi 500 miliardi di patrimonio immobiliare della pubblica amministrazione.

“Lo Stato ha un patrimonio pubblico di più di 450 miliardi di euro – conclude – Si parla da anni di un suo smobilizzo. Ora lo Stato deve mettere a garanzia il patrimonio immobiliare pubblico e consentire a Cassa depositi e prestiti di garantire linee di credito bancarie per le imprese per oltre 500 miliardi.”

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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