Un successo senza precedenti in Italia, che consolida il primato nazionale di Piave Servizi nella guerra allo spreco d’acqua tramite la ricerca delle perdite con pre-localizzazione radar da velivolo.
Lo testimoniano i numeri, straordinari a solamente un anno dalla partenza del progetto: 1.000 perdite trovate per un volume d’acqua risparmiato che raggiungerà circa i 70 mila metri cubi.
Ma la scommessa è vinta anche sul piano economico: il risparmio per singola perdita localizzata (rispetto all’applicazione della sola metodologia acustica tradizionale) può sfiorare addirittura i 1.200 euro.
Il progetto d’avanguardia adottato da Piave Servizi, che utilizza una tecnologia israeliana sviluppata da Utilis Corp e distribuita dalla padovana 2f Water Venture sui 39 Comuni serviti dal gestore, declina quanto sviluppato dalla Nasa per ricercare la presenza d’acqua su Marte.
Nel merito, uno speciale radar ad apertura sintetica (Sar), installato e calibrato su velivolo, scandaglia il sottosuolo alla ricerca di perdite idriche in maniera chirurgica, fornendo agli operatori una geolocalizzazione precisa del luogo nel quale intervenire successivamente.
La somma investita da Piave Servizi è di 5 milioni di euro. Il progetto, in seguito alle sperimentazioni del 2017, è partito con la prima scansione nei cieli del Trevigiano e del Veneziano nel maggio 2020 e nel complesso consta di due scansioni aeree all’anno per tre anni.
“Siamo estremamente orgogliosi della strada intrapresa: siamo i primi ad adottare questa tecnologia in Italia e tra i primi al mondo – spiega Alessandro Bonet, Presidente di Piave Servizi – I vantaggi sono evidenti e il risparmio inequivocabile, sia in termini di spreco della risorsa che economici”.
(Foto: Piave Servizi).
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