Rivolta al carcere minorile di Santa Bona nella serata di ieri martedì, dove poco dopo le 21 è scattato l’allarme: alcuni ragazzi, pare una mezza dozzina, hanno rotto tutto quello che avevano a portata di mano e dato fuoco a dei materassi, secondo quanto è trapelato per protestare per il vitto all’interno della casa circondariale del capoluogo.
Stando ad alcune ricostruzioni, i giovani avrebbero dato fuoco ai materassi e alimentato il rogo con altro materiale trovato nell’ala del carcere da loro occupata. Questo ha causato molto fumo all’interno della struttura, che ben presto è stato visto anche dai residenti di via Santa Bona Nuova preoccupati dell’accaduto.
Sul posto, immediatamente allertati, sono arrivati i Vigili del fuoco del comando provinciale di Treviso, che si sono fatti largo all’interno della struttura spegnendo l’incendio ed evacuando i giovani, mentre l’esterno è stato costantemente presidiato dagli uomini e dalle donne della Questura. Fortunatamente nessuno tra i ragazzi e le guardie è rimasto ferito in maniera significativa, nonostante per circa un ora un’ambulanza del 118 abbia presidiato la zona.
I fatti avvenuti ieri sera non sono passati inosservati all’opinione pubblica. Anche la segretaria generale della FP CGIL di Treviso Marta Casarin si dice preoccupata della situazione: “Da questi gravissimi fatti, da condannare e che non devono ripetersi, emerge un quadro, per nulla nuovo, ingestibile, fatto di carenze di personale, in particolare nell’area pedagogica, che aprono falle anche sul versante della sicurezza. Come sindacato, registrate le forti preoccupazioni del personale, abbiamo più e più volte richiamato l’amministrazione della struttura e anche i livelli nazionali ma amaramente senza alcun riscontro”.
Anche il segretario provinciale del Partito democratico, Giovanni Zorzi, ha espresso la sua preoccupazione dopo i fatti di ieri: “è urgente capire cos’è successo e come intervenire per garantire la sicurezza e la dignità”.
(Foto: archivio Qdpnews.it)
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