Salgono i contagi in provincia, un 17enne ricoverato in Pneumologia a Vittorio Veneto. Benazzi: “Conseguenza degli Europei”

Salgono i contagi da Covid-19 nella Marca Trevigiana, che anche oggi superano i 100 casi: tra loro, un 17enne è stato ricoverato al reparto di Pneumologia di Vittorio Veneto.

Sono in corso le analisi per verificare se si tratti di un caso di variante Delta: nel frattempo i genitori, entrambi vaccinati, sono stati posti in quarantena mentre l’auspicio è che il ricovero del giovanissimo, non ancora vaccinato e privo di patologie pregresse, possa non prolungarsi oltre a una settimana.

Intanto, tocca quota 30 il numero di giovani tra i 18 e i 25 anni risultati positivi a seguito di due feste private che si sono svolte a Jesolo e a Treviso
: sono tutti casi di variante Delta.
“Stiamo pagando gli assembramenti che ci sono stati con i festeggiamenti degli Europei”, ha dichiarato Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss2.

Sul fronte della nuova ordinanza regionale che obbliga al tampone i vacanzieri e le persone in arrivo da determinati Paesi europei (qui l’articolo), Benazzi ha informato come nella giornata di ieri, lunedì 19 luglio, sia stato fatto un sopralluogo all’aeroporto Canova di Treviso, rimasto chiuso durante la prima ondata di contagi.

All’esterno dell’aeroporto, vicino al parcheggio, sarà infatti posizionata una struttura dell’Ulss2, con 3 infermieri e 2 amministrativi, per effettuare i tamponi come disposto dall’ordinanza: si conta che potrebbero esserne fatti fino a mille al giorno, tramite un servizio attivo dalle 7.30 fino alle 22.30.

Nel frattempo l’azienda sanitaria si è già fatta fornire l’elenco dei voli giornalieri.

Nell’ultima settimana sono stati 43.788 i tamponi effettuati, di cui 433 risultati positivi: di questi, 28 sono casi di età inferiore ai 12 anni, 286 sono persone non vaccinate, 116 avevano ricevuto la prima dose e 3 risultavano aver concluso il ciclo vaccinale.


Solo nella giornata di ieri, lunedì 19 luglio, sono stati eseguiti 1.979 tamponi, di cui 73 risultati positivi.

Procedono a ritmo lento, invece le vaccinazioni: secondo quanto riferito da Benazzi, mentre la fascia degli over 60 sta rispondendo bene alla campagna in tutta la Marca, per il resto i territori dell’asolano e della pedemontana sono quelli che dimostrano porre maggior resistenza alle vaccinazioni.

Sono aree dove i no vax sono radicati di più“, ha confermato Benazzi, mentre tale problema non si sarebbe presentato nell’area di Santa Lucia di Piave, amministrata dal sindaco e medico Riccardo Szumski.

Per quanto riguarda i no vax domani, mercoledì 21 luglio, avverrà la sospensione preventiva di Carmen Amadio, l’infermiera del distretto di Pieve di Soligo, immortalata in un video mentre teneva un intervento durante il comizio pro Szumski andato in scena lo scorso 29 giugno, al Campofiera di Santa Lucia di Piave: la donna dovrà comparire anche di fronte al giudice del lavoro.

Il video ci è stato inviato e sono rimasto allibito – ha dichiarato Benazzi – Esiste un codice comportamentale che deve essere rispettato e ritengo utile che venga messo in atto un procedimento disciplinare: quando si rappresenta un’istituzione ci deve essere un’impostazione deontologica“.

Un ultimatum arriverà anche per i 200, tra medici e infermieri, che non si sono ancora vaccinati: arriverà loro una missiva firmata da Benazzi, dove verranno dati 5 giorni di tempo per sottoporsi alla vaccinazione, pena la sospensione a partire dalla prossima settimana.

“Devo capire chi sono e se sono concentrati in determinate zone – ha specificato Benazzi – per valutare se ciò comporterà degli scompensi in fatto di personale: a tal proposito, venerdì avrò un incontro con le organizzazioni sindacali”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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