Salvini oggi in visita a sostegno di Conte: “A Treviso niente ballottaggio, vogliamo vincere al primo turno. Il quarto lotto della tangenziale? Pronti i 77 milioni di Anas”

Mario Conte e Matteo Salvini

“A Treviso? Niente ballottaggio qui vogliamo vincere al primo turno”. Così il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini questa mattina, giovedì, in città per dare man forte al sindaco uscente Mario Conte alla vigilia della chiusura della campagna elettorale. 

“La Lega è forte, e lo dimostrano i risultati alle regionali in Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Lazio” ha detto il ministro all’arrivo a palazzo Rinaldi prima di tenere una conferenza in sala verde affiancato da Conte, dal segretario della Lega di Treviso Dimitri Coin e dal deputato e commissario regionale della Lega Alberto Stefani. Presente in sala anche l’ex sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo: “Difendiamo la nostra identità di leghisti, non siamo come qualche altro candidato che nasconde il suo partito presentatosi come sindaco civico” ha detto l’ex primo cittadino. Grande assente questa mattina Luca Zaia che doveva presenziare, ma che all’ultimo non si è presentato perché “ancora influenzato”, ha precisato il ministro Salvini all’inizio della conferenza per non dare adito a polemiche. 

“Anzi – ha aggiunto – Luca Zaia è uno dei governatori che ho incontrato di più in questi primi sei mesi di legislatura, così come l’assessore regionale ai Lavori Pubblici Elisa De Berti, sempre puntuale e presente quando bisogna mettersi attorno ad un tavolo e discutere di opere da avviare o sbloccare. In primis la Pedemontana: con Zaia – prosegue Salvini – contiamo che entro l’estate sia finita”. 

Dimitri Coin, Mario Conte, Matteo Salvini e Alberto Stefani 

In occasione della sua ultima visita in città, il vice della Meloni ha annunciato lo sblocco del quarto lotto della tangenziale di Treviso atteso da una trentina d’anni. “Da ministro ‘porto in dote’ questa infrastruttura fondamentale per rendere Treviso sempre meglio collegata: il quarto lotto è in corso di progettazione (ad opera di Veneto Strade), e Anas ha già confermato l’investimento di 77 milioni: la prossima volta che verrò qui vorrei vedere già i cantieri avviati”. 

Non sono mancati poi gli interventi su altri due temi caldi della politica veneta e, in questo caso trevigiana, quali l’autonomia e il Pnrr. Alla luce delle notizie trapelate nei giorni scorsi Matteo Salvini ha negato che per volere della Meloni l’autonomia possa “slittare” al prossimo anno quando ci saranno le elezioni europee. “Sono solo fantasie di qualche giornale – rassicura il vicepremier – , l’autonomia è già radicata in parlamento e il 2023 è l’anno in cui diventerà realtà. La riforma Calderoli non è affatto in contrasto con le riforme che intendiamo attuare sul piano costituzionale, le due cose sono complementari nell’ottica di una repubblica federale con un governo centrale forte, che stia in carica per tutta la legislatura, senza essere ostaggio di qualche volta casacca”. 

Mario Conte, Matteo Salvini e Alberto Stefani 

“In merito al Pnrr – prosegue Salvini –  sto lavorando per spendere tutto e spenderlo bene (al Veneto arriveranno 800 milioni, di cui 100 destinati ad investimenti nel Trevigiano). Solo per il mio ministero passeranno più di 40 miliardi di euro e conto di spenderli tutti, da Nord a Sud. Se poi si aggiungeranno altri 2-3 miliardi c’è tutta la volontà di destinarli all’emergenza idrica e alla sistemazione delle case popolari in tutta Italia”. 

Il ministro Salvini ha poi fatto un primo bilancio dei sei mesi di lavoro al governo, annunciando l’entrata in vigore di un nuovo codice degli appalti e di un nuovo codice della strada. “Dal mio insediamento mi sono trovato con 117 opere fra dighe, ponti, strade, autostrade e ferrovie, commissariate: ho dovuto istituire un commissario per le opere commissariate (anche dell’87) con l’obiettivo di sbloccarle quanto prima e di mettere in sicurezza l’Italia entro i prossimi cinque anni”. 

“Dal 1 luglio – ha annunciato il ministro – i sindaci avranno in mano il nuovo codice degli appalti pubblici che permetterà di sbloccare molti altri cantieri. È un atto di fiducia nelle imprese e nelle amministrazioni locali, alla faccia di chi dice che favoriremo la corruzione”. 

Gian Paolo Gobbo

“Stiamo inoltre lavorando – prosegue Salvini – al nuovo codice della strada e puntiamo ad arrivare alla discussione in parlamento entro l’estate. Solo lo scorso anno si sono registrate 3120 morti sulle strade italiane: gli incidenti sono la prima causa di morte fra i giovani. Servono più educazione stradale nelle scuole e anche sanzioni più aspre: chi guida ubriaco e ammazza qualcuno per strada non deve poter riavere la patente”.  

Non si è fatto mancare infine un commento sulla Tav e sulle tensioni che l’opera sta generando fra Roma e Parigi: “I francesi rispettino, come noi, gli impegni presi, un cambio di idea all’ultimo o un ulteriore allungamento delle tempistiche non è tollerabile, né rispettoso dei lavoratori impegnati nella realizzazione dell’opera”. 

Spazio infine (fra battute sul derby Milan-Inter di ieri sera e sulle diatribe relative alla paternità del tiramisù) ad un plauso agli Alpini che domenica si raduneranno a Udine. “Li ho incontrati prima in autogrill: se gli davo corda ero ancora là con loro – scherza il vicepremier – . Il 14 maggio sarà una data speciale non solo per le elezioni, ma anche per l’adunata. Gli Alpini sono un esempio, e a mio avviso ha ragione chi parla di reintrodurre un servizio civile e un servizio militare universale per riconnettere il tessuto sociale”.

(Foto e video: Qdpnews.it)
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