Scivola per 25 metri nel ghiacciaio, recupero impegnativo sulla Croda dei Toni

Una parte della Task force autrice del salvataggio sulla Croda dei Toni

Questa mattina verso le 8 l’elicottero del Suem “Falco 2” è volato al Rifugio Pramperet a Longarone, dove un’escursionista di 77 anni residente in Bahrein aveva accusato un dolore alla schiena che le impediva di camminare. La donna, che si trovava con la famiglia, è stata accompagnata all’ospedale “San Martino” di Belluno.

Una squadra del Soccorso alpino di Agordo è salita in fuoristrada al Rifugio Vazzoler per imbarcare una turista olandese cinquantenne che si era sentita poco bene e trasportarla all’ospedale “Papa Luciani” di Agordo.

Il Soccorso alpino di Livinallongo del Col di Lana è stato inviato nella zona del Bec de Roces ad Arabba poiché, scendendo in mountain bike, un ciclista di 58 anni di Modena si era fatto male a una gamba. Ancora l’elisoccorso è intervenuto sulla Cima dei Balconi, a seguito dell’infortunio di un uomo colpito da un masso alla gamba e alla spalla dove il sentiero per salire al Cor si avvicina alla parete. L’infortunato, che faceva parte di una numerosa comitiva ed era stato spostato dai compagni in un punto più agevole per il recupero, è stato valutato dal medico – calato assieme al tecnico di elisoccorso con un verricello di 30 metri -, issato a bordo e portato ad Agordo.

“Falco 2” è di seguito decollato in direzione della Forcella della Croda dei Toni ad Auronzo di Cadore. Duecento metri più in basso un 62enne tedesco era scivolato una ventina di metri, per poi precipitare per cinque all’interno del terminale del ghiacciaio tra roccia e neve, riportando un sospetto politrauma. Sbarcati in hovering, équipe medica e tecnico di elisoccorso hanno sceso un tratto di ferrata e di ghiaione per poi salire 10 metri di nevaio e portarsi sulla verticale al punto di caduta dell’uomo.

Poiché era necessario supporto nelle operazioni, l’elicottero ha trasportato in quota una squadra: un’infermiera del Soccorso alpino di Auronzo e due soccorritori della Guardia di finanza. L’infermiera si è quindi unita all’équipe medica, che stava già prestando le opportune cure all’uomo in fondo alla fessura, mentre i soccorritori all’esterno attrezzavano il necessario per il recupero. La barella è stata quindi sollevata verso l’alto per contrappeso. La squadra è stata imbarcata in hovering e riportata a valle. L’infortunato e la compagna sono stati issati con il verricello. Falco 2 si è quindi diretto al “San Martino”.

Infine, dopo aver perso l’equilibrio ed essere scivolata per alcuni metri, un’escursionista trevigiana di 56 anni ha sbattuto la testa. Recuperata da Falco sulla Forcella della Val d’Arcia, la donna è stata accompagnata nel capoluogo dolomitico.

Verso le 17.40 l’elicottero di Treviso Emergenza è intervenuto lungo la Ferrata Guzzella sul Monte Grappa, intrapresa per sbaglio da una coppia di turisti svizzeri che non erano attrezzati e, arrivati a una certa altezza, si erano bloccati. In particolare il ragazzo era stato colto da una crisi di panico. Calato con il verricello, il tecnico di elisoccorso ha recuperato in una prima rotazione lui, per poi provvedere al recupero della compagna, più tranquilla, nel secondo giro. Pronta a intervenire una squadra del Soccorso alpino della Pedemontana del Grappa.

L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto sulla Ferrata Lipella, poiché quattro escursionisti milanesi, due genitori e due figli, non erano più in grado di proseguire prima dell’uscita delle Tre Dita. In particolare la figlia 29enne lamentava un dolore al ginocchio. Recuperati dal tecnico di elisoccorso i 4, che erano illesi, sono stati lasciati al Rifugio Dibona.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Cnsas)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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